Gds: “Palermo. Supplica a Santa Rosalia, Lorefice: «Libera le città da questa peste»”

L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” si sofferma sulle preghiere a Santa Rosalia di Corrado Lorefice, arcivescovo di Palermo. Una benedizione «per la città di Palermo e per tutte le città di Italia e del mondo» durante la supplica a Santa Rosalia «nostra Patrona, vigile custode e liberatrice di città in balia della peste». Dura circa venti minuti l’intensa preghiera che monsignor Corrado Lorefice, arcivescovo di Palermo, recita in un luogo simbolo della città, la cappella della Cattedrale in cui si conserva l’urna argentea con le reliquie della Santuzza, portate in processione ogni anno il 15 luglio. L’arcivescovo è da solo, si inginocchia davanti alle reliquie, recita una lunga preghiera per tutti gli uomini e le donne che vivono giorni di ansia e tribolazione per la diffusione del Coronavirus. Una preghiera universale che si rivolge anche a Rosalia, la vergine eremita del periodo normanno, morta a Monte Pellegrino il 4 settembre 1170 in fama di santità.
Delle sue spoglie non si seppe più nulla fino al 1624, quando il 15 luglio, mentre la popolazione palermitana era falcidiata dalla peste, quelle ossa vennero ritrovate. «Affido alla tua intercessione la nostra città e tutte le città del mondo, perché siamo liberati da questa peste che segna i corpi e indebolisce gli animi e, con la tua preghiera, tu ci ottenga da Dio la salute del corpo e dello spirito, il coraggio e la fiducia».