Gds: “Palermo, maxi retata dei carabinieri allo Sperone. Il business della droga con il Reddito”

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla maxi retata anti-droga ieri allo Sperone.

In una tasca la tesserina gialla del reddito di cittadinanza, nell’altra i pizzini con le ordinazioni dei clienti e le dosi di cocaina. Una regola, più che un’eccezione, se delle 58 persone indagate nell’ambito dell’operazione Nemesi contro il traffico di droga allo Sperone, ben 34 erano destinatarie del sussidio mensile che spetta a chi non ha lavoro. Ma l’organizzazione che avrebbe avuto al suo vertice Giovanni Nuccio, 33 anni e residenza a passaggio Felice Giuffrida, una delle piazze dello spaccio più attive in città, macinava soldi con intere famiglie impegnate senza sosta e in un anno sarebbe arrivato a portare profitti fino a un milione e mezzo di euro da spartire fra i tanti partecipanti al business, disoccupati solo per lo Stato.

I carabinieri della compagnia di San Lorenzo hanno eseguito 58 provvedimenti cautelari (37 in carcere, 20 agli arresti domiciliari e un obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria) svelando le ramificazioni che dallo Sperone portavano anche a spacciatori arrivati da Erice, Gela e dall’Agrigentino che per rifornirsi all’ingrosso e smerciare a loro volta hashish e cocaina. Non sono provati interessi diretti di Cosa nostra ma più di uno fra gli indagati aveva contatti con mafiosi. L’ordinanza emessa dal gip Fabio Pilato ha accolto le richieste avanzate dalla Direzione distrettuale antimafia nell’ambito dell’indagine coordinata dal procuratore aggiunto Salvatore De Luca che contesta l’associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e spaccio di sostanze stupefacenti.

Fra passaggio De Felice Giuffrida e via Sacco e Vanzetti il presidio in pianta stabile delle squadre degli spacciatori, monitorato dal febbraio al luglio del 2018. C’erano i ragazzini (tre quindicenni) a spacciare, pure in bici nella zona davanti alla scuola del quartiere, e gli altri ad occuparsi dei clienti che passavano sotto casa e a cui la droga la lanciavano dal balcone o la calavano col paniere.