Gds: “Palermo. Il caro… estinto. Si paga pure il deposito. La vergogna delle bare in attesa ai Rotoli, c’è anche un balzello da tredici euro al giorno”

L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” si sofferma sulle difficoltà al cimitero dei “Rotoli”.

Oltre alle difficoltà di collocazione del defunto, la goccia che fa traboccare il vaso è che i parenti debbano pagare il suo parcheggio forzato. Il passaggio nel regolamento non è molto chiaro: si parla di 13,63 euro, ma solo se «all’ingresso della salma la documentazione non è completa».

«Succede quasi giornalmente e per altri motivi – dice Alessandro Paternostro, presidente della neonata associazione imprese funebri Palermo (AIF) –

La tariffa del parcheggio viene inserita nelle fatture di chi entra al cimitero con una destinazione ma poi, stanco di rimanere in deposito, viene per esempio ospitato nel loculo di un amico o trova comunque un’altra soluzione. Un esempio pratico: se per il defunto è prevista la sepoltura nei campi di inumazione, viene subito addebitato e saldato il conto di quella operazione e cioè 168 euro, anche se si sa già che quel posto non è disponibile. Vale ovviamente pure se il feretro è in attesa per un loculo o di una nicchia, ma senza l’anticipo cash. Quindi noi portiamo la salma in deposito dove rimane a costo zero, fino a quando non si libera lo spazio prescelto. Ma se invece dopo mesi si cambia idea e si trova un’altra possibilità, l’Amministrazione ti conteggia quei giorni di permanenza nelle salette o sotto i tendoni del camposanto. Non solo. Se si era optato per i campi di inumazione, non sarà fatto il rimborso della cifra anticipata».