Gds: “Mancata iscrizione in B, Arkus dovrà aspettare maggio per il Tar. Si punta al risarcimento, i dettagli”

L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” si sofferma sulle battaglie giudiziarie dei Tuttolomondo, per conto del vecchio Palermo. Ecco quanto riportato: “Archiviate definitivamente le speranze di sovvertire i verdetti della giustizia sportiva, a Tuttolomondo rimane solo la speranza di un risarcimento per la mancata iscrizione del Palermo in Serie B. Almeno, questo è quello che Arkus Network (tramite la controllata Sporting Network) continua a cercare, nonostante sull’esclusione del club rosanero dal calcio professionistico si siano già pronunciati i tribunali federali e del Coni con un esito unanime. Il prossimo 5 maggio, dunque tra poco più di otto mesi, si terrà l’udienza pubblica al Tar del Lazio in merito al ricorso sul «diniego della concessione della licenza nazionale». In camera di consiglio, lo scorso 9 settembre, è stata decretata la cancellazione del procedimento dal ruolo, ma solo per quanto riguarda le richieste sul fronte sportivo. La battaglia legale tra il vecchio Palermo e la Figc prosegue invece nel tentativo da parte di Tuttolomondo di ottenere un indennizzo. Non che il Tar laziale si sia mostrato tenero nei confronti del club estromesso dalla Serie B. Già lo scorso primo agosto, infatti, il collegio presieduto da Germana Panzironi respinse l’istanza cautelare della società in mano a Sporting Network. La richiesta era quella di annullare la delibera del Consiglio federale e il parere della Covisoc, oltre che lo svincolo d’autorità di tutti i tesserati dell’U.S. Città di Palermo e la conseguente riammissione del Venezia in Serie B. Tutto rispedito al mittente in sede amministrativa, dove per l’ennesima volta un giudice ha constatato «che la società ricorrente non ha rispettato il termine perentorio stabilito per l’iscrizione, non avendo onorato gli adempimenti richiesti per certificare il possesso dei requisiti economico-finanziari». Per questo motivo non sono state ravvisate le ragioni per accogliere la domanda cautelare del club e, se le motivazioni dovessero trovare conferma nella prossima udienza, non rimarrebbero grosse speranze a Tuttolomondo in vista di maggio. Altri otto mesi, dunque, per l’ennesimo ricorso portato avanti dal vecchio Palermo, sul quale pendono ancora diverse istanze di fallimento. I legali della società e i commissari nominati dal Tribunale palermitano sono al lavoro per presentare il piano di rientro da sottoporre al giudice entro i primi di novembre, nel tentativo di porre fine a questa vicenda con un concordato in bianco che deve però essere approvato anche dai creditori del club. Se non dovesse arrivare il via libera, la società di Tuttolomondo potrebbe andare incontro al fallimento. Ben prima della convocazione in aula al Tar del Lazio”.