Gds: “Incubo Coronavirus. Palermo, poveri e senza casa, esercito invisibile. Difficile soluzione contro i contagi”

L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” si sofferma sui poveri e senza casa, impossibilitati a rispettare l’ordine del Governo di stare a casa per contenere il contaggio. Il sindaco, Leoluca Orlando, ha scritto una lettera urgente al presidente della Regione e al prefetto con la quale chiede una soluzione in tempi brevi. «Riteniamo che vengano attivati – scrive Leoluca Orlando – altri luoghi di accoglienza, anche con la possibilità di isolamento». E individua il primo cittadino una struttura che potrebbe essere adatta alla bisogna: «L’opera pia Principe di Palagonia e Conte Ventimiglia di via Amari (nella zona di corso Calatafimi, ndr) che dipende dall’assessorato regionale alla Famiglia». Il caso più emblematico – e forse anche il più triste – è stato quello che si è trovato fra le mani l’altro giorno l’assessore alla Cittadinanza solidale, Giuseppe Mattina. Una famiglia è arrivata in città da Genova. Padre, madre, figli al seguito. Erano partiti poco tempo fa in cerca di fortuna ché qua non avevano proprio niente di niente. Ma le maledette circostanze che hanno messo a soqquadro l’Italia li hanno costretti a rivedere i loro piani. In Liguria porte chiuse, non rimaneva altro da fare che tornare in un luogo familiare, quello da dove erano partiti. Ma qui non hanno più niente e nessuno che possa ospitarli anche temporaneamente. Tutta la loro vita stipata in quattro valigie. Che fare? I centri di accoglienza sono stracolmi, c’è il problema della quarantena per chi arriva dal Nord. Per fortuna gli uffici della solidarietà sociale trovano una soluzione, provvisoria, ma la trovano. La famiglia ora è sistemata. «Noi – dice l’assessore Mattina – stiamo attivando tutti i meccanismi a disposizione per agevolare la vita delle persone e alleggerire il disagio che vivono. C’è il grande tema ad esempio di quelle famiglie che non percepiscono il reddito di cittadinanza e vivevano di piccoli lavoretti. In questo momento in quei nuclei non arrivano nemmeno quei pochi spiccioli per comprare pane a pasta. Ci stiamo attrezzando anche per venire incontro alle loro richieste».