Gds: “Il nodo prestiti e i big da blindare: il Palermo lavora su due fronti”

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul Palermo che lavora su due fronti, i prestiti e i rinnovi dei big.

Lavorare d’anticipo per evitare sorprese e blindare i giocatori che devono diventare i punti di riferimento della prossima stagione. È questo il diktat per il Palermo, che in queste ore sta lavorando alacremente per arrivare al 9 luglio, ovvero al giorno in cui inizierà il ritiro in Trentino che aprirà ufficialmente la stagione 2023/24, con una situazione di organico più delineata possibile.

Oltre a lavorare sul mercato per cercare di portare in Sicilia calciatori che possano fare al caso di Corini, il focus del ds Rinaudo si sta concentrando anche sul rinnovo dei contratti di alcuni big rosanero e sui prestiti di diversi calciatori che quest’anno hanno vestito la maglia del Palermo e che dal 30 giugno torneranno alle rispettive di appartenenza qualora non si raggiungesse un accordo per il riscatto. A questo proposito sona ben otto gli elementi della rosa del Palermo che ha finito il campionato che andranno in scadenza tra poco più di un mese e che appunto.

L’unico già riscattato e sicuro di ripresentarsi ai blocchi di partenza il 9 luglio prossimo sarà Leo Stulac: il centrocampista sloveno, infatti. pur giocando poco a causa del lungo infortunio che l’ha messo fuori causa nella seconda parte di stagione, aveva della clausole particolari per il riscatto che è stato facilmente raggiunto e, dunque, è scattato l’obbligo di riscatto (un milione circa il costo del suo cartellino da pagare all’Empoli). Discorso diverso, invece, per tutti gli altri. Su due soprattutto c’è parecchia attesa, ovvero Tutino e Verre, che sono arrivati in rosanero durante la finestra invernale di calciomercato. L’attaccante a line giugno tornerà a Parma in attesa di capire quali siano le decisioni della società rosanero: il riscatto è fissato a circa 3 milioni di euro, ma il club rosa potrebbe centrare di ottenere nuovamente il prestito oppure strappare un prezzo più basso.

Per quanto riguarda il centrocampista romano c’è da fare i conti con uno scenario murato rispetto a qualche settimana fa.  Il Palermo è forte di un diritto di riscatto in proprio favore che ammonta a un milione di euro. Su Verre si sta riflettendo, anche per questioni tattiche, ma è chiaro che il Palermo avrebbe voluto risparmiare qualcosa sul cartellino e la vecchia situazione della Samp poteva essere un assist. Quella nuova no, perché con Radrizzani alla Doria non ci sarà bisogno di fare cassa e quindi, se il Palermo vorrà riprendersi Verre probabilmente sarà costretto a pagare il prezzo pattuito.

GdS: “Palermo, Rinaudo setaccia il mercato: Corini vuole elementi adatti alla sua idea di calcio”