Gds: “Cuori rosanero. Majo «Mirri sappia che anche suo zio veniva contestato. Palermo deve pensare fin da ora a costruire una squadra per dominare l’anno prossimo il campionato»”

L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” riporta le dichiarazioni dell’ex rosa Valerio Majo

«Io volevo stare a Palermo, qui mi sentivo a casa. Barbera ogni anno mi diceva che c’erano squadre interessate a me. Ma io firmavo in bianco il contratto. Anche il presidente riconosceva il mio valore ed ero quello che guadagnavo di più. L’avvocato Matta era bravo, aveva molti amici in tutta Italia e riusciva ad avere giocatori molto forti in prestito. Ma i soldi erano pochi, gli stipendi si pagavano spesso con le cambiali. La debolezza della società fu uno dei motivi per cui in quel periodo arrivammo spesso vicini alla promozione in serie A ma non riuscimmo mai a fare il salto».

«Scandalo scommesse? Esatto. Ci trovammo tutti coinvolti in quella maledetta partita con la Triestina. Che poi non pareggiammo, rifiutammo la proposta. Però tutti un mese per omessa denuncia, io tre anni. Si scommette ancora oggi? Penso ancora di si, a tutti i livelli».

«Palermo? Purtroppo la classifica rispecchia il valore della squadra – dice ancora Valerio Majo – Ne parlo spesso con Vito Chimenti che è molto vicino al Palermo. E mi addolora. Il progetto del club è ambizioso, ma a Palermo contano principalmente i risultati. I tifosi non hanno pazienza. Mirri dovrebbe ricordarsi che anche suo zio Renzo, seppure amatissimo, quando le cose andavano male era contestato. Un anno di transizione ci può stare, ma il Palermo deve pensare fin da ora a costruire una squadra per dominare l’anno prossimo il campionato»