Gazzetta dello Sport: “Sicurezza Palermo. La difesa è a prova di B”

L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” ha analizzato la difesa rosanero. Ecco quanto si legge:

“È la difesa il reparto del Palermo che offre maggiori garanzie. Almeno questo suggeriscono i numeri. Considerando la formazione base dei rosanero, il dato che emerge è incontrovertibile: Cionek, Struna e Bellusci hanno l’esperienza e lo spessore tecnico necessario per fare a pieno la loro parte. Complessivamente i tre mettono assieme 416 presenze tra A e B (225 solo nel torneo cadetto), un numero di partite giocate che dovrebbe far dormire sonni tranquilli ai tifosi del Palermo. LA CHIOCCIA Cionek è il più esperto, sia per questioni anagrafiche (31 anni) che per numero di gare giocate in B: 115, di cui 31 col Padova alla sua prima stagione in Italia nel 2012-13, il resto col Modena, prima di passare al Palermo nel gennaio del 2016. L’anno scorso, tra i difensori centrali rosanero, è stato il meno peggio. La società conta su di lui anche per le sue qualità umane, tanto da investirlo del ruolo di tutor deitre giovani polacchi presi quest’estate: Cionek fa loro da interprete in campo e quando può anche fuori. Non sarà sfuggito che in ritiro, poco prima di annunciare Murawski, Lupo si soffermò a lungo a parlare col difensore di origini brasiliane, proprio per saggiarne la disponibilità. IL RIENTRANTE Struna dovrebbe essere quello più motivato e, pur essendo il più giovane (27 anni), è l’unico del trio che la B l’ha già vinta. Più motivato perché deve riconquistare i palermitani dopo l’annata disastrosa 2015-16. Allora lo sloveno era naufragato, finendo per diventare uno dei peggiori. Adesso ha trovato un allenatore che lo stima, anzi che «stravede per lui» (Tedino dixit), e che ha deciso di affidargli la difesa, piazzandolo addirittura in mezzo, dove Struna ha compiti di marcatura e impostazione. È ancora presto per esprimere un giudizio su di lui, ma finora è stato tra i più positivi, in amichevole e in Coppa Italia, anche contro il Cagliari. Il difensore della nazionale slovena la B l’ha vinta nel 2015 col Carpi (da titolare) e l’anno scorso, sempre col Carpi, ha sfiorato il bis, sconfitto dal Benevento in finale playoff. NEW ENTRY Bellusci, 28 anni, può far fare il salto di qualità al reparto per la sua lunga permanenza in A. Era svincolato, dopo essere retrocesso con l’Empoli, ma ha voglia di riprendersela subito quella A che l’ha visto protagonista soprattutto col Catania. Bellusci finora ha accumulato più presenze in A (135) che in B (32, tutte con l’Ascoli tra il 2007 e il 2009), ed è uno dei pochi italiani del gruppo allestito da Zamparini e Lupo. Naturale aspettarsi da lui un contributo da leader anche dentro allo spogliatoio”.