Gazzetta dello Sport: “Riecco Zeman, amore eterno ma… mpossibile”

“Un amore profondo lo lega alla Sicilia, di fatto la sua casa. Per la classifica varrà nulla, ma per Zdenek Zeman ­ oggi allenatore del Pescara ­, sfidare il Palermo non sarà mai una partita come le altre. Lasciò la ex Cecoslovacchia a vent’anni, Palermo divenne il suo nido: trovò l’amore, vi creò famiglia e carriera seguendo le orme dello zio Cestmír Vycpálek, ex giocatore e tecnico di Juve e Palermo. La durezza dei suoi allenamenti? Colpa dell’Isef di Palermo, perchè qui si laureò.

FAVOLA LICATA L’avventura in panchina di Zeman iniziò dalle serie minori: Cinisi, Bacigalupo, Carini fino ad arrivare ai tre anni di Licata, dove nel 1985 centrò la storica promozione in C1. Le prime esperienze con Foggia e Parma non furono fortunate, quando tornò nella «sua» Sicilia si rilanciò. A Messina, dove fece un bel campionato in B e lanciò un certo Totò Schillaci. Da lì Zeman spiccò il volo fino alla creazione del Foggia dei miracoli.

ZAMPARINI SI, NO…MAI Quella di Messina è, fino a questo momento, l’ultima esperienza su una panchina in Sicilia per il boemo che da quel momento in poi tornò nell’Isola solo per godersi i colori, il mare e la famiglia. Eppure, un tarlo nella carriera di Zeman resta. Ha voluto fortemente allenare il Palermo, ma quella panchina l’ha solo sfiorata. Dal ’74 all’83 lavorò in rosanero, per il Palermo, ma solo con le formazioni giovanili e senza mai giungere alla prima squadra. E poi si arriva ai tempi più recenti, ai tira e molla con Zamparini. Tanti ammiccamenti col patron friulano, ma il matrimonio non è mai andato in porto. E chissà quanto sarebbe durato un eventuale idillio visti i due caratterini. Le prime telefonate tra i due nel 2005, quando a Palermo c’era da sostituire Guidolin. Zeman non vedeva l’ora, ma Zamparini poi virò su Delneri. Gli altri avvicinamenti risalgono, invece, al 2013 ma anche in quel caso si risolse tutto in un nulla di fatto che indusse poi Zeman a dire, con la sua proverbiale ironia, di non rispondere più alle telefonate di Zamparini. Della serie: tanto poi si sa come va a finire. Sempre avversario, dunque, il Palermo per il boemo, anche nel posticipo di lunedì. Difficile che, compiuti settant’anni da pochi giorni, possa esserci in futuro una possibilità per Zeman di allenare i rosanero. Qualunque sia il suo destino, però, Palermo resterà sempre la sua casa, nel suo cuore”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.