Gazzetta dello Sport, prossimo avversario Palermo: “Il Toro è in caduta libera”

“La malattia del Torino è ormai conclamata. Gli esami danno risultati sconfortanti: primo successo del Chievo in casa dei granata, prima rimonta subita in campionato (in situazione di vantaggio, il Toro aveva ottenuto finora 7 vittorie e 2 pareggi), appena 3 punti nelle ultime 5, terzo k.o. interno nelle ultime 5 gare. E anche l’umore è pessimo: stufo dello spettacolo, il tifo granata si è ribellato riservando – anche dalla Curva Maratona – qualche vaffa sonoro a Giampiero Ventura. Vince il Chievo perché sa cambiare pelle e assetto, perde il Toro perché testardamente non è in grado di derogare ai propri principi di gioco e al proprio sistema base. La partita della squadra di Ventura dura mezzora e sembra tutto facile. Gli interni Benassi e Obi si inseriscono alle spalle dei terzini avversari e allargano la difesa del Chievo, troppo passivo nel pressing in avvio. Proprio Benassi è il protagonista della prima parte, con il gol del vantaggio – gran giocata di Immobile, che ricicla uno straccio arrivato dalle retrovie trasformandolo nel secondo assist di fila – e un altro sfiorato. Mentre proprio Ciro si mangia il gol del raddoppio. Poi, improvvisamente, ecco il pareggio: il Chievo lo ottiene senza neanche tirare in porta, perché Bruno Peres, per chiudere la traiettoria di passaggio da Inglese a Castro, infila Padelli. CAMBIO DI ASSETTO L’1-1 è casuale, non ciò che succede dopo: Maran allarga Mpoku e Birsa, passa al 4-3-3 e così «accoppia» i propri interni a quelli del Toro. Che oltre allo shock emotivo del pari vede così improvvisamente esaurirsi le vene che portavano persino con facilità all’area avversaria. E Ventura non riesce a trovare strade alternative. Il centrocampo granata diventa un reparto inutile: costruiscono i difensori, poi palla direttamente in avanti, contro un Chievo sempre più arroccato ma anche sempre più lucido nelle chiusure e nelle ripartenze. L’unica fonte di emozioni per il Toro è Bruno Peres con le sue sgroppate, ma anche il brasiliano finisce per andare a sbattere, come i compagni, sulla compattezza dei «maraniani». SORPASSO I cambi di Ventura convincono poco – fuori Benassi, il migliore dei suoi, e poi fuori anche Belotti per far posto a Maxi Lopez – mentre il Chievo gestisce le difficoltà del Toro andandolo a colpire con estrema freddezza: inserimento centrale di Castro, ingenuità clamorosa di Avelar che lo stende. Birsa dal dischetto mette in circolo il virus che stende il Torino e firma il quinto successo esterno del Chievo, che fuori casa ha fatto più punti che al Bentegodi: 30 totali. Tre quarti di salvezza”. Questo è quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.