Gazzetta dello Sport, prossimo avversario: “Europa League Di Francesco, nel deserto di tifosi una certezza: «Siamo cresciuti». Prevendita fiacca (solo 5mila biglietti) fra vacanze e paura degli ultrà serbi”

“Nel deserto ferragostano pieno di preoccupazione più che di tifosi, il nascente euro Sassuolo si gioca il secondo capitolo della sua avventura. Il più difficile, contro la Stella Rossa. La prevendita fiacca, 5 mila biglietti (erano 8 mila i paganti col Lucerna) è colpa delle vacanze ma anche e soprattutto della sensazione di disagio che da settimane si avverte a Reggio Emilia. «Chiudete i negozi!», aveva consigliato l’associazione commercianti subito dopo il sorteggio dei playoff di Europa League, quando si è saputo che i temutissimi ultrà serbi avrebbero invaso la via Emilia. Saranno un migliaio circa, scortati da 450 agenti e 180 vigili e presi per la gola dal Sassuolo che prima della partita offrirà loro pane e salame. «Un segnale distensivo», così l’a.d. Carnevali ha definito la merenda decisa dopo l’incontro col prefetto. Per evitare guai, comunque, il centro commerciale e il parco acquatico in zona stadio non apriranno. Oggi niente shopping e niente bagni. ORGOGLIO SASSUOLO Di Francesco non sembra preoccupato: «Due settimane fa, non sapevamo neppure quale fosse la nostra condizione perché venivamo da impegni poco significativi. Ora stiamo molto meglio». In tribuna l’ultimo arrivato, Matri, e senza Missiroli non ancora pronto, sarà per dieci undicesimi il Sassuolo che nel ritorno ha saltato senza problemi il Lucerna: probabile Politano al posto di Sansone, ceduto al Villarreal. Ribadito un concetto sentito più volte: «Non cambiamo la nostra identità secondo l’avversario». Quindi avanti con lo stracollaudato 4­3­3 e Berardi, tre gol in due gare, al centro di tutto: «La Stella Rossa ha grandi qualità in avanti, Katai in particolare e si affida a un 4­2­3­1 offensivo. Niente di strano, però, da noi ci sono diverse squadre che giocano in quel modo». Il bilancio dei serbi con le italiane non è trascendentale: 12 sconfitte, 6 pareggi, solo 3 vittorie, una nel 2002 contro il Chievo di Delneri, un’altra euro debuttante eliminata al primo turno di coppa Uefa. Di Francesco finge di essere sorpreso: «Davvero, non lo sapevo. Non sono scaramantico», prima di gonfiare il petto rivendicando l’orgoglio per un campionato sontuoso che li ha portati fin qui: «Siamo arrivati sesti, un motivo ci sarà». Andrea Consigli, di fianco a lui, ricorda che il peggio è passato: «A Lucerna abbiamo pagato l’emozione, sbagliando qualcosa di troppo. Poi ci siamo ripresi». Debutto in Europa parando un rigore, non male come inizio della terza stagione a Sassuolo: «Siamo cresciuti in questi due anni, sono convito che potremo fare meglio». «OCCHIO A BERARDI» Bozovic ha portato la Stella Rossa a trionfare nel campionato serbo con l’incredibile serie di 24 vittorie di fila, ora è partito alla grande con 13 punti in 5 partite, ma ha digerito a fatica l’eliminazione con i bulgari del Ludogorets nei preliminari di Champions. Katai, l’anno scorso capocannoniere con 21 gol, a secco da tre gare, dice di essere pronto a rifarsi. Allenatore e leader si dividono lo spauracchio: «Occhio a Berardi, può decidere da solo la partita»”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.