Gazzetta dello Sport: “Primavera, campionato al via. Le stelle: otto talenti da tenere d’occhio. Lo Faso quanto giocherà in Primavera?”

L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” ha dato risalto alle otto stelle del campionato Primavera che si appresta ad iniziare. Di seguito quanto si legge:

SIMONE LO FASO PALERMO

La vera domanda è: quanto giocherà in Primavera? Simone Lo Faso ha fatto il ritiro con i grandi e per molti è già pronto per essere un’alternativa al gruppo della Serie A. Di sicuro è il talento classe 1998 più interessante del calcio italiano. Per visione di gioco, per tecnica di base, per imprevedibilità. E anche per l’eleganza con cui sa accarezzare il pallone. Lo scorso anno – con La Gumina – tra i grandi protagonisti al Viareggio, perso in finale. E tra i migliori nei quarti scudetto contro l’Inter. Lì ha sbagliato il rigore decisivo, ma la doppietta realizzata nei 120’ è roba da fenomeno

MOISE KEAN JUVENTUS

Il 2000 più forte d’Italia. Moise Bioty Kean, nato a Vercelli da genitori ivoriani, in campo non ha punti deboli: velocissimo, potente, tecnico, freddo, sfrontato e bravo di testa. La testa dicono possa essere il suo unico problema: qualche marachella l’ha combinata, sempre perdonata per la giovanissima età, e ha contribuito al soprannome di «nuovo Balotelli». Ha già esordito in Primavera (con un rosso), in Coppa Italia (con un gol) e in Youth League. Rispetto a Balo ha avuto il passaporto italiano prima dei 18 anni, giocando l’Europeo U17: due gare, un gol e un rosso

EMMANUEL LATTE LATH ATALANTA

«Non sono uno che dà i contentini. Se un giocatore vale, per me la carta d’identità non conta». Così Gian Piero Gasperini dopo Atalanta-Cremonese, gara di Coppa Italia del 13 agosto, primi minuti in prima squadra di Emmanuel Latte Lath, esterno classe ‘99 che a Bergamo – ma non solo – conoscono bene: ogni pallone toccato, un’ovazione, per l’ivoriano che nella passata stagione ha vinto il torneo di Arco (miglior giocatore) e lo scudetto Under 17. È arrivato in Italia da bambino, l’Atalanta lo ha preso dai cremonesi dell’Esperia. È in età per la Primavera, ma finora Gasp se l’è portato via..

RICCARDO MARCHIZZA ROMA

Difensore goleador: 7 gol nel campionato Primavera, 3 in Youth League, 11 nelle nazionali giovanili. Se la Roma giocherà con lo scudetto sul petto, è anche merito di Riccardo Marchizza, centrale classe 1998 tutto muscoli e intelligenza tattica, con un sinistro molto educato che gli ha permesso di diventare il rigorista della squadra di Alberto De Rossi. Certo, pesa ancora il rigore sbagliato nella finale scudetto contro la Juventus, ma lo avrebbero perdonato tutti anche in caso di k.o. per tutto quello che sa dare alla squadra. Forza fisica e qualità: un lusso per la categoria.

NICHOLAS PIERINI SASSUOLO

Lo scorso anno il Sassuolo raggiunse la prima storica qualificazione ai playoff. Perse col Milan, ma mise sotto una corazzata finché non perse il suo migliore attaccante. Quel centravanti, Nicholas Pierini, figlio dell’ex difensore di Udinese e Fiorentina, arrivato al Sassuolo nel carico di svincolati di lusso dal fallimento del Parma, ci riproverà quest’anno, dopo i 19 centri della scorsa regular season che gli valsero 4 convocazioni in prima squadra, e l’esordio in Nazionale. Con cui si è infortunato, pochi giorni fa: due mesi di stop, ma tornerà ampiamente in tempo per la fase calda del campionato

ANDREA PINAMONTI INTER

Essere il centravanti dell’Inter è quasi una condanna. Perché negli ultimi anni, insomma, quasi tutti hanno lasciato un’impronta da fuoriclasse. Da Balotelli a Destro, passando per Livaja, Puscas, Bonazzoli e lo scorso anno – anche se per poche partite – Manaj. Eppure se c’è una punta che può non far rimpiagnere queste stelle del passato, quella è proprio Andrea Pinamonti, talento puro cresciuto dell’Inter e sempre decisivo anche nelle nazionali giovanili. Quest’anno però dovrà essere la stella della squadra, il trascinatore. Ma con il fiuto del gol che ha nulla gli è precluso. C’è da scommetterci

LUCA RANIERI FIORENTINA

Luca Ranieri, il rimpianto del Milan, è una della grandi soddisfazioni della Fiorentina: nato a La Spezia il 23 aprile 1999, ai tempi in cui era tesserato per la scuola calcio del Canaletto Sepor non aveva ancora i 14 anni richiesti per passare a una squadra di un’altra regione, fece una lunga serie di provini e allenamenti coi rossoneri, che però al momento di chiudere l’operazione furono bruciati dai viola. Che ora si ritrovano un talento di prospettiva nel ruolo con meno interpreti nel calcio italiano, quello di terzino sinistro. Lo scorso anno era già in Primavera, malgrado fosse U17, giocando 23 gare su 26…

NICCOLÒ ZANELLATO MILAN

La notizia è freschissima: solo tre giorni fa, Niccolò Zanellato ha prolungato il suo contratto con il Milan fino al 2019. I rossoneri puntano su questo centrocampista che assomiglia a Rabiot ma per i capelli ricorda il compagno di squadra Locatelli. Può giocargli accanto, sfruttando piedi buoni, dote insolita per uno alto come lui, cresciuto in altezza ma forse ancora un po’ gracile (ha compiuto 18 anni a giugno, ha tempo per mettere muscoli). Montella lo ha voluto con sé sin dai primi giorni di preparazione, schierandolo diverse volte nelle amichevoli estive, anche titolare contro il Liverpool: se l’è cavata alla grande”.