Gazzetta dello Sport: “Palermo, una notte amara: «Lezione che deve servire»”

Anche l’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” riporta le parole di mister Tedino e di Giuseppe Bellusci che hanno parlato ieri dopo la sconfitta per 1-2 con il Foggia: “La serata più nera è coincisa col timido abbraccio dei tifosi che avevano risposto al richiamo della società con l’abbassamento d ei prezzi. Il Palermo soccombe, oltre che per i soliti problemi evidenziati nell’ultimo periodo in zona gol anche per la clamorosa ingenuità di Coronado che sull’1-­0 ha lasciato i suoi in dieci per un brutto fallo punito c ol rosso. Venti minuti con un uomo in meno hanno cambiato la partita e vanificato l’aggancio alla vetta. La strada per la A così diventa più difficile. La seconda sconfitta consecutiva in campionato oltre a essere un inedito suona come un grosso campanello d’allarme. «Se facciamo il gol del 2­2, però, diventiamo una squadra con grandi attributi. Ci tenevamo tanto a fare una grande prova dopo quello che era successo a Empoli e per la gente che ci è venuta a dare una grande mano–spiega Tedino–. Quello che non mi spiego è che ad Avellino abbiamo giocato 60’ in 10 e abbiamo vinto 3­-1, stavolta 20’ in dieci e abbiamo perso. Questa è una cosa che mi fa riflettere, devo capire il motivo delle lacune recenti».

NON SOLO INGENUITÀ L’espulsione di Coronando ha cambiato la partita, Tedino, fa un’analisi più ampia. «Ha fatto una grande sciocchezza, la sa pure lui, restare in 10 in quel momento contro un Foggia che muove bene la palla alla fine ha spostato gli equilibri per portare a casa il risultato. Per larghi tratti della partita ho visto il Palermo che piace a m e, quello che mi fa arrabbiare è che i primi minuti del secondo tempo sono stati rivelatori di quello che poi è accaduto e questo non va bene. Perché se prendi gol in quel momento devi analizzare a fondo. Queste non sono malattie tecnico ­tattiche o fisiche, queste sono cose che dobbiamo mettere a posto nella testa. Ci dobbiamo leccare le ferite e se abbiamo gli attributi ripartiremo». C’è il rammarico di avere sprecato un bonus coi tifosi «Siamo tutti dispiaciuti, però è anche vero che se ami una persona accetti che possa sbagliare. Dobbiamo capire meglio noi cosa non va». Sull’1­-1 Posavec
non sembra esente da colpe, il tecnico non assolve e lancia un monito alla squadra. «Forse poteva fare un tantino di più, devo rivedere – dice –. Credo, però, che non siamo stati squadra, perché abbiamo subito un calcio di punizione daventi metri dopo sei secondi della ripresa. Ritengo, inoltre, che l’espulsione sia arrivata n el momento clou. Però una squadra forte in questo caso prende gol, ma non perde».

PRESTAZIONE Il difensore Bellusci: «Con l’Empoli meritavamo di perdere perché abbiamo giocato male. Con il Foggia siamo stati per 70’ in partita. L’espulsione ha cambiato la gara. Ora dobbiamo ricompattarci ma questo tipo di prestazione mi fa ben sperare»“.