Gazzetta dello Sport: “Palermo, un punto di ripartenza «Bisogna essere liberi e decisi»”

Brutto pareggio per il Palermo in casa del Cittadella che ha anche rischiato di vincere e portare i tre punti a casa, ma per fortuna di Tedino la difesa ha retto bene con Pomini che ha più volte fermato gli avversari. Come attenuante per il tecnico ci sono i tanti infortuni capitati alla squadra e anche ieri ha dovuto rinunciare a tre pedine importanti; Szymisnki si è fermato prima della partita e nel primo tempo è toccato a Dawidowicz prima e Nestorovski dopo. Di seguito quanto scrive l’edizione odierna de la “Gazzetta dello Sport”:

“Davanti vincono tutte, ma il pareggio di Cittadella tiene in corsa il Palermo per la promozione diretta. E Bruno Tedino ha superato indenne, ma rischiando in più di un’occasione, il suo «derby»­ è originario di Treviso ­con il Cittadella. Un pari che non lascia sereno l’allenatore: «Sin  dal 28 giugno, quando sono arrivato a Palermo, mi sono messo in discussione. Non sono il proprietario del Palermo, non decido io le sorti dell’allenatore». Che sono condizionate dai tanti infortuni dell’ultimo periodo, non ultimo quello di Nestorosvki ieri sera: «Si sospetta la lesione del bicipite femorale, tempi lunghi – dice Tedino –. Siamo bersagliati dagli infortuni, specialmente nel reparto difensivo dove ho diversi giocatori fuori causa. Non vuole essere un alibi ma sono un dato di fatto, che mi ha costretto a rivedere il sistema di gioco».

CERTEZZE Che sapore ha il pareggio di Cittadella? «Speravo di ottenere un risultato migliore, di sicuro, per la prestazione del Palermo, che ha retto da squadra, anche soffrendo contro un Cittadella che ha messo in difficoltà chiunque – afferma il tecnico–. La prestazione, però, mi ha restituito positive certezze per guardare con ottimismo al futuro. Non guardo gli altri risultati. Dobbiamo fare un certo percorso, sappiamo l’obiettivo in termini di punti da raggiungere. Dobbiamo vincere per colmare il gap creato in classifica, ma è uno svantaggio talmente minimo che tutto è ancora in gioco. Mi preoccupa di più perdere giocatori
importanti, è un duro colpo per il Palermo che ha rallentato la corsa anche per questi motivi, ma la responsabilità è sempre dell’allenatore». In tribuna c’era De Biasi, uno degli allenatori indicati come possibile sostituto di Tedino: «Lo conosco di persona, lo stimo e lo considero un grande tecnico».

ANALISI NITIDA Alberto Pomini non si nasconde dietro un dito. «E’ mancato un pizzico di pericolosità in avanti, non abbiamo creato tanto – ammette il portiere, 37 anni –. Siamo stati attenti al loro attacco, abbiamo chiuso bene gli spazi e ci siamo calati bene nella partita, ma abbiamo  fatto fatica a costruire. Questa è la verità. Lo diciamo in tutte le partite, non è facile vincere e bisogna non essere contenti. La prestazione c’è stata, siamo mancati a livello di gioco. Guardiamo avanti, è inutile guardare indietro. Potevamo vincere. Penso che il pareggio sia giusto e ai punti meritavano un po’ più del Cittadella. Dobbiamo buttar dentro la voglia e la motivazione di oggi ,cercando di non giocare col freno a mano tirato. Dobbiamo essere più liberi, consapevoli di essere nella posizione di rincorrere. Non abbiamo più niente da perdere, cerchiamo di vincere le sei partite che mancano»”.