Gazzetta dello Sport: “Palermo, ma che ti succede? Viaggio nella crisi rosanero”

“Due sconfitte consecutive, oltre a essere un inedito per il Palermo, a prono di fatto la crisi. Due k.o., quelli con Empoli e Foggia, figli di prestazioni diverse, ma che possono avere anche una matrice comune, sulla quale vanno fatte attente riflessioni. Le sta facendo Tedino, che vuole capire il motivo di alcune lacune che si sanno evidenziando nelle ultime gare. Vanno ricercate le cause dell’involuzione, perché è sotto gli occhi di tutti che questa squadra non è la stessa vista prima della sosta di campionato. Non che abbia mai fatto un gioco devastante, anzi molte partite sono state vinte soffrendo e di misura, ma quantomeno aveva raggiunto un equilibrio e una solidità tra i reparti, tipici delle formazioni ciniche che sanno vincere i campionati. Con l’inizio del girone di ritorno, si è registrato un calo fisico, tattico e mentale. PRESUNZIONE Quest’ultimo è quello più preoccupante, probabilmente la squadra dopo il titolo di campione d’inverno ha commesso l’errore di sentirsi già in A. La sosta è come se avesse spento l’interruttore, influendo sul ritmo da primatista che i rosanero avevano intrapreso e con esso alcune certezze, come la tenuta difensiva: 6 gol al passivo in due gare il Palermo non li aveva mai presi. E l’aspetto psicologico si tira dietro anche quelli fisico e mentale. La manovra risulta lenta nell’impostazione e negli smarcamenti, diventando prevedibile. Non si forzano i ritmi con un’imbucata più immediata, preferendo la circolazione della palla in orizzontale. Sono spariti gli uno contro uno sulle fasce e da parte degli uomini di maggior qualità. Vedere cross che partono dalla trequarti, piuttosto che provare l’affondo, anche con una triangolazione, per una traiettoria più efficace risulta improduttivo. Sono venuti meno i giocatori che possono essere determinanti. Coronado stenta a creare superiorità numerica con le sue giocate, lo stesso vale per Aleesami che, dal rientro dopo l’infortunio, non è ancora tornato il giocatore  esplosivo d’inizio stagione. Sulla posizione del brasiliano, poi, è come se si fosse creata una zona d’ombra, perché se nelle prime apparizioni da mezzala aveva convinto, ora sembra far fatica, essendo chiamato anche alla fase di copertura. In questo discorso, possono starci anche attenuanti, come i lunghi infortuni di uomini chiave, quanto già detto per Aleesami vale anche per Nestorovski, se poi si contano pure la perdita di Morganella per il crociato e le assenze di Rispoli e Rolando appena tornati in campo, il bilancio è stato pesante. […]”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.