Gazzetta dello Sport: “Palermo, la cantera c’è. Il lavoro di Baccin in 5 anni ha dato buoni frutti: 10 i lanciati in A. La Gumina…”

“Cinque anni di vittorie e soddisfazioni, un lavoro prezioso che ha dato i suoi frutti e continuerà a darne anche in futuro. Da chi verrà preso il posto di Dario Baccin, ancora non è dato sapersi: i problemi del Palermo al momento sono altri, ma di certo si può tracciare un bilancio del lavoro svolto dall’ormai ex responsabile del settore giovanile rosanero, e questo bilancio non può che essere positivo, anche in considerazione del budget ­ sempre più ridotto col quale ha dovuto fare i conti. L’elenco dei successi sarebbe lungo, ma quando si parla di ragazzi non sono i titoli che contano ma chi riesce a sfondare. E il salto tra i prof è tutt’altro che facile o scontato. Per fare un esempio concreto, quanti dei protagonisti dello scudetto conquistato dalla Primavera nel 2009 giocano oggi in A o in B? Solo uno: Mazzotta. Partendo da questo presupposto, il lavoro di Baccin e del suo staff (da Porchia agli allenatori delle varie squadre giovanili) può essere misurato in termini di esordi in prima squadra. Dal 2012 ad oggi tant i nomi usciti dalle giovanili del Palermo affacciatisi tra i professionisti. Magari non tutti si stabiliranno ai massimi livelli, qualcuno inevitabilmente si perderà per strada, ma l’ottimo lavoro di scouting e campo è visibile ad occhio nudo. SARANNO FAMOSI?Facciamo i nomi: il primo è stato Goldaniga, individuato nel Pizzighettone da Perinetti, «affidato» a Baccin e da due anni stabilmente in prima squadra (41 presenze e 3 gol), dopo le esperienze in B con Pisa e Perugia. Il difensore milanese, nonostante gli alti e bassi dell’ultimo tribolato campionato, oggi è uno degli elementi che attirano maggiormente club di A. Dopo Goldaniga, il salto tra i grandi lo hanno compiuto Sanseverino, Malele, Bentivegna, Alastra, Pezzella, La Gumina, Embalo, Fulignati e Ruggiero. Vero è che le lacune mostrate dal Palermo tra l’anno scorso e quest’anno hanno agevolato il lancio dei ragazzi più promettenti, in alcuni casi forse lo hanno anticipato, ma nessuno può mettere in discussione le potenzialità di Pezzella o La Gumina, solo per citarne due. L’esterno sinistro napoletano, buttato nella mischia l’anno scorso da Iachini, durante l’ultima stagione ha trovato via via sempre maggiore spazio, tanto da convincere prima Evani a schierarlo titolare in Corea del Sud nell’Italia che ha conquistato il terzo posto ai Mondiali Under 20 e poi Di Biagio che l’ha chiamato per gli Europei Under 21 in Polonia. LA GUMINA La stagione di La Gumina, invece, è stata condizionata da un grave infortunio, ma l’attaccante a Terni si è fatto apprezzare, così come Fulignati che nel finale di stagione, con Bortoluzzi in panchina, ha addirittura tenuto inviolata la propria porta per tre volte consecutive al Barbera. In giro il Palermo ha altri ragazzi (i difensori Pirrello, Accardi Monteleone e Costantino; i centrocampisti Toscano, Petermann, Fiordalino e Ferchichi; l’attaccante Grillo), qualcuno dei quali potrebbe anche tornare utile in B. E poi ci sono quelli che rimarranno ancora nel settore giovanile ma che hanno già addosso gli occhi di molti gli addetti ai lavori, come gli attaccanti Bonfiglio (già attenzionato da Lopez in prima squadra) e D’Amico, la stellina dell’Under 17 che in tanti già paragonano a Totò Schillaci”. Questo quanto riportato da “La Gazzetta dello Sport”.