Gazzetta dello Sport: “«Palermo giù la maschera è tutta una sceneggiata». Sperandeo: «Zamparini non lascerà mai». D’Antoni: «Resta? Non per vivacchiare…». Il sindaco Orlando: «Li voglio ad un tavolo per trattare»”

“Adesso la città di Palermo vede tutto nero. Zamparini va avanti da solo, non avendo ricevuto, a suo dire, da Paul Baccaglini le necessarie garanzie per il definitivo passaggio di proprietà. A dire il vero, però, il mancato lieto fine di ieri non è stato accolto come una sorpresa inaspettata. I tanti rinvii e le scelte di Zamparini, che nelle ultime settimane si è mosso in prima persona, facevano già presagire il nulla di fatto dopo mesi di tira e molla.

IL SINDACO Duro il commento del sindaco di Palermo Leoluca Orlando, che però lascia uno spiraglio di… pace. Lunedì scorso il primo cittadino ha incontrato Baccaglini e al termine dell’incontro aveva proprio auspicato «un gesto d’amore da parte di Zamparini». L’epilogo di ieri lo lascia sorpreso. «Continuano una situazione di incertezza e un gioco delle parti che hanno – afferma Orlando – come unica conseguenza un danno alle prospettive della squadra e alle aspettative dei tifosi. Continuo a sperare, comunque, che prevalga il buonsenso per dare a Palermo una squadra adeguata alla città. Comunque ora voglio attivarmi per fare incontrare Baccaglini e Zamparini in mia presenza, e comunque farli sedere intorno ad un tavolo».

PANTOMIMA Adesso, però, la città che tutto voleva, tranne una permanenza di Zamparini, pretende spiegazioni dal patron. «Sono molto preoccupato – afferma l’attore e tifoso palermitano Tony Sperandeo –. Vorrei chiedere a Zamparini cosa stia succedendo. Ha creato tutta una pantomima con arabi, americani, cinesi fino ad arrivare a Baccaglini. Era in corso una trattativa di vendita e, nel frattempo, prende direttore sportivo e allenatore. Poi ha detto di avere un’alternativa se Baccaglini fosse saltato: ecco, questo piano B mi fa paura. A questo punto, Zamparini dovrebbe incontrarsi con sindaco e tifosi per spiegare, ma temo che andrà incontro a una lenta e inesorabile discesa del Palermo».

SCENEGGIATA? Scenari da incubo all’orizzonte anche secondo l’attore ed ex inviato di Striscia la Notizia Sasà Salvaggio: «Per me si è trattato di una sceneggiata napoletana in pieno stile con la regia di Zamparini, non si spiega diversamente. Basta dire  che, mentre si diceva che la vendita fosse vicina, Zamparini sceglieva Lupo come direttore sportivo e Tedino come tecnico. Adesso – aggiunge Salvaggio– il Palermo è senza una lira e con Zamparini ancora in sella il destino sembra quello del fallimento, anche perché gente disposta a comprare in giro non c’è».

CONI SICILIA Posizione più misurata ma comunque ferma quella del presidente del Coni Sicilia ed ex patron del Palermo Sergio D’Antoni: «Resta Zamparini? Bene, però non può pensare di vivacchiare. Deve dare nuove garanzie al club e rinforzare la squadra per puntare alla promozione in A. Insomma, deve assumersi le proprie responsabilità perché la città merita chiarezza. Una cosa positiva però c’è: è stata una vicenda surreale e restare in questo limbo sarebbe stata la cosa peggiore». Tutto vero: restare in questo guado non era più sopportabile, ma essere arrivati a questa soluzione, soprattutto per la tifoseria, non è certo una consolazione”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.