Gazzetta dello Sport: “Palermo, ecco la banda del buco. Con Lopez i rosanero hanno subìto 19 gol in 8 gare, peggio dei precedenti tecnici”

“Indifendibile. Per atteggiamento, per mancanza di carattere, per una difesa che fa acqua da tutte le parti. Il Palermo sta naufragando in Serie B in modo indecoroso per gravi difetti strutturali. La gara di Udine è stata l’ennesima fotocopia di tante altre partite nelle quali un vantaggio è stato dilapidato subendo una messe di gol. Se i rosanero hanno il secondo peggiore rendimento difensivo del campionato con 60 gol al passivo (ha fatto peggio soltanto il fanalino di coda Pescara) la cause non sono certo da scoprire ora, ma affondano le proprie radici nell’assemblaggio sconclusionato dell’organico in estate a cui è seguito l’indebolimento della squadra al mercato di riparazione. DIFETTO DI COSTRUZIONE Nessuno dei 4 allenatori che si sono succeduti è riuscito a bloccare questa emorragia di reti incassate. Escludendo Ballardini che ha guidato la squadra nelle prime due giornate di campionato incassando un gol a partita, da De Zerbi a Diego Lopez la situazione è rimasta sempre allarmante, anzi è andata anche a peggiorare. L’unico che è riuscito a tappare un po’ le falle in difesa è stato Corini. Con lui il Palermo in 7 partite è stato perforato 14 volte, per una media di 2 gol a gara. Un trend che si è andato ad aggravare con il tecnico uruguaiano, nonostante l’inizio incoraggiante con appena un gol preso nei match con Napoli e Crotone. SEMPRE PEGGIO Nelle 8 gare sotto la gestione Lopez, infatti, i rosanero hanno subito 19 gol, per una media di 2,38 reti a partita. Da ex difensore l’attuale tecnico rosanero non solo non è riuscito a trovare un rimedio dall’alto del suo occhio esperto per il glorioso passato da centrale, ma ha anche fatto peggio di De Zerbi che con 25 reti al passivo in 12 partite aveva una media 2,08. Con meno gare all’attivo l’ex tecnico di Bologna e Cagliari ha reso il dato ancora più pesante. È vero che nell’andamento stagionale i gol incassati con la difesa a tre si equivalgono più o meno con quelli presi quando il Palermo si è schierato con la linea a quattro, però questo continuo passaggio da un sistema all’altro sicuramente non giova a un organico che presenta già dei limiti tecnici molto evidenti. Né tanto meno giova l’alternanza immotivata nelle ultime due gare tra Posavec e Fulignati, soprattutto se per una partita sola. In queste ultime nove partite, dopo la grande illusione del primo tempo di Udine (dove si è vista l’importanza di Diamanti e uno schieramento con la difesa a tre) sarebbe più opportuno utilizzare un unico canovaccio scegliendo una volta per tutte un sistema di gioco e degli interpreti certi a cui dare una continuità”. Questo quanto riportato da “La Gazzetta dello Sport”.