Gazzetta dello Sport: “Palermo d’acciaio per la A. Un bunker contro il Venezia”

“Il Palermo adesso può alzare davvero il muro, che nell’ottica dei due risultati su tre ha il suo peso specifico. Per la semifinale di ritorno dei playoff col Venezia, Stellone avrà il reparto difensivo al completo. Un fatto inedito in questa stagione. Il recupero di Struna apre il ventaglio delle scelte e conferisce maggiore solidità a un reparto che, nonostante la sequela di infortuni, ha chiuso la stagione come il secondo migliore della B. Lo sloveno Pomini, Bellusci e Rajkovic rappresentano un argine centrale di assoluta garanzia. E anche Dawidowicz è rientrato dopo l’esclusione dalla lista dei convocati della Polonia per il Mondiale, c’è l’imbarazzo della scelta. SCELTE OCULATE Ed è appunto su come si articolerà una scelta così vasta a poter fare la differenza. Stellone nella gara d’andata ha già dimostrato grande personalità nel gestire le alternative a disposizione: Pomini, Bellusci e Rajkovic appaiono come punti fermi della gara di questa sera al Barbera, con Rispoli e Aleesami a fare da stantuffi esterni della linea a quattro. Il portiere, da quando ha sostituito Posavec ha conferito maggiori certezze tra ipali, Bellusci, tra un infortunio e l’altro, è stato il trascinatore del reparto, mentre Rajkovic con il rientro a pieno regime dopo oltre un anno di assenza ha fatto sentire il valore della sua tecnica. In questo pacchetto difensivo l’esperienza la fa da padrona, con una età media poco sotto i 30 anni. La sensazione è che il tecnico non toccherà un reparto che in Laguna ha ben funzionato, nonostante il ritorno di Struna. Lo sloveno, fino all’infortunio muscolare a quattro giornate del termine è stato il recordman di presenze del reparto difensivo, ma la tentazione di passare alla difesa a tre per schierare i tre tenori insieme è molto flebile, sia per il modo di disporsi in campo del Venezia, sia perché lo sloveno non è ancora al 100%, così come lo stesso Dawidowicz che con la nazionale ha cambiato metodologie di lavoro. Stellone guarda ad entrambi come valore aggiunto sia a partita in corso sia in ottica della futura finale playoff. STRATEGIA Ecco perché è molto più probabile che Struna possa servire a gara in corsa per consolidare o un possibile vantaggio dei rosanero, o per congelare un pareggio che varrebbe l’accesso alla finale. Il tecnico è stato chiaro a riguardo: il Palermo dovrà fare una partita d’attacco, ma con equilibrio, senza prestare il fianco ai contropiedi micidiali degli uomini di Pippo Inzaghi. Stellone cambierà qualcosa rispetto alla gara d’andata, ma non in difesa. Un’alternanza per quanto minima servirà, in virtù delle energie spese a Venezia, ma anche di un’impostazione diversa della gara da parte del Palermo che mira a passare in vantaggio quanto prima per chiudere il discorso qualificazione senza patemi d’animo nel finale”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.