Gazzetta dello Sport: “Napoli risponde a Higuain con gli ex amici Hamsik-Callejon. E Palermo crolla”

L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” analizza lo 0-3 maturato ieri tra Palermo e Napoli, dal punto di vista dei partenopei. Di seguito quanto si legge: “Ecosì anche il Napoli ne ha fatti tre. A zero, oltretutto… Già, Marek Hamsik e José Callejon rispondono prontamente al vecchio amico Higuain e allora il vantaggio Juve non aumenta, anzi la dimostrazione di forza del Barbera serve da carburante psicologico agli azzurri che martedì debuttano in Champions con la trasferta, sempre ricca di incognite, a Kiev. La pratica Palermo viene sbrigata in avvio di ripresa con due guizzi mancini piazzati nel breve arco di quattro minuti. Il primo vede Ghoulam al cross dal fondo e il capitano impattare al volo in mezzo all’area con pallone spedito sotto la traversa (gran bel gol);
il secondo è un ricamo di Insigne per la testa di Callejon lasciato solo soletto nell’area piccola da Aleesami. Come arrotondamento arriverà una legnata di Callejon (seconda doppietta consecutiva) sulla quale il portierino Posavec (un 1996 che è riserva nella Under 21 croata) rimedia una figuraccia: si rifarà su Gabbiadini poco dopo. Da notare come anche il tris venga calato sul prato della Favorita in seguito a una discesa di Zielinski occasionalmente azionatosi sulla sinistra. TIRI MANCINI Del resto la catena di trasmissione mancina Ghoulam­Insigne­Hamsik era stata molto sollecitata anche nel primo tempo, dove però la squadra di Sarri non aveva trovato sbocchi veloci al suo dominante possesso palla. Evidentemente al regista Jorginho quella fascia dava più garanzie rispetto all’improvvisata coppia formata dal redivivo Maggio e dal citato Zielinski causa esigenze di turnover in vista appunto di Kiev. Questo atteggiamento aveva portato però Callejon, uno dei due eroi del successo sul Milan, fuori dal gioco e siccome Insigne privilegiava le soluzioni di sfondamento personali al cross ecco che pure Milik, il secondo eroe del 4­2 ai rossoneri, non riceveva un’assistenza di qualità e quantità. Per giunta sui due o tre palloni arrivatigli c’è stata la pronta reattività di Rajkovic, il centrale difensivo scovato da Zamparini in quest’ultimo mercato. Ecco spiegato lo 0­0 col quale le squadre sono andate al riposo. Milik non ha trovato gloria nemmeno nel momento in cui la sua squadra ha raccolto i frutti della globale superiorità e Sarri ha poi spedito in campo Gabbiadini, che ha avuto l’occasione del poker ma il portiere, in uscita, ha saputo negarglielo. QUI PALERMO Lo squalificato Roberto De Zerbi ha assistito dall’alto della tribuna a una prestazione certamente puntigliosa e ordinata dei suoi uomini, apprezzata dal generoso pubblico (generosa pure la società: incasso ai terremotati). Il nuovo allenatore aveva avuto pochissimo tempo per trasmettere le sue idee. Che al momento si affidano a un 4­3­3 molto spesso trasformato in 4­5­1 dal continuo rientro degli esterni offensivi, Jajalo ed Embalo. Se a ciò aggiungiamo la naturale propensione al ripiegamento del teorico cuneo centrale, Diamanti, ecco che diventa inevitabile l’assenza di azioni d’attacco da parte dei padroni di casa in quel primo tempo totalmente controllato, ma al piccolo trotto, dagli ospiti. Poi l’uno­due di inizio ripresa ha tolto ai rosanero qualsiasi speranza di conquistare punti: troppo divario e per giunta il Palermo è un cantiere apertissimo. Prendiamo Diamanti, cioè l’elemento più tecnico (insieme con Bruno Henrique che ha debuttato sullo 0­2). Diamanti ha piede e idee per costruire pericoli però è un ricamatore più che un finalizzatore, ama mandare al tiro i compagni riservandosi di azionare il suo pericoloso mancino magari a sorpresa, da fuori area. Ergo, nessuno si è stupito se all’intervallo De Zerbi ha inserito il centravanti classico, Nestorovski, che ha in rosa, spedendo Diamanti sull’esterno. Sulla fascia dove però si sono aperte le crepe: Alino non ha la corsa mostrata nei primi 45’ da Embalo. Accorgimenti, importanti, da perfezionare”.