Gazzetta dello Sport: “Milik, l’ariete di Napoli nemico delle gerarchie. Coi gol al Milan ha cancellato Higuain e battuto la concorrenza di Gabbiadini: al Barbera per il bis. Verso la Champions: pari Dinamo”

L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” parla così degli avversari del Palermo di questa sera: “E’ già una notte di conferme. Per Arkadiusz Milik, per esempio, l’uomo che si porta dietro l’ingrato compito di sostituire, nei fatti, Gonzalo Higuain. La gara di questa sera gli chiede qualcosa d’importante, per se stesso e per il Napoli: la classifica ne richiede già un rendimento senza pause. La stessa continuità che l’attaccante polacco vuole dare alle due reti realizzate al Milan, nella gara d’esordio, al San Paolo, prima della sosta del campionato. Si riparte dalla doppietta ai rossoneri, dunque. E si riprende da Palermo per tenere in piedi il dualismo con la Juventus, che dovrebbe caratterizzare la stagione napoletana. GHIACCIO ROTTO Non ha dovuto attendere molto, l’ambiente del tifo, per fare la conoscenza del pezzo forte del mercato napoletano, condotto da Cristiano Giuntoli, il tessitore delle manovre approvate dal club. L’impatto di Milik è stato subito travolgente, la gente non ha creduto ai propri occhi quando l’ha visto abbattere la resistenza rossonera, con la sua prima doppietta italiana. Il giovane attaccante non ha voluto perdere tempo, non s’è voluto nemmeno concedere la fase di ambientamento. Ha capito in fretta le pretese del club e dell’allenatore e s’è calato senza difficoltà in quella che dovrà essere la sua parte. Gli ha chiesto i gol, Maurizio Sarri. Pesanti, certo, come quelli realizzati da chi l’ha preceduto, che hanno permesso al Napoli di piazzarsi alle spalle dell’antagonista Juventus e di qualificarsi in Champions League (a proposito, ieri 1­1 della Dinamo Kiev, prossimo rivale degli azzurri martedì). EREDITA’ PESANTE Di certo, non s’è tirato indietro, nemmeno quando gli hanno prospettato il paragone con Higuain. Avrebbe potuto spaventarsi soltanto all’idea dell’accostamento, ma lui ha risposto nell’unica maniera che gli era possibile: segnando, perché di conoscerne il pensiero, nemmeno se ne parla. La comunicazione non ha una logica in questa società, che ha zittito tutti, allenatore compreso. Sarri spiegherebbe volentieri le idee, i suoi propositi, ma non gli viene permesso se non quando gliene da l’opportunità chi lo costringe al silenzio. E’ importante la sostanza, comunque e, dunque, la concretezza. Un’esigenza più che una richiesta, perché la stagione è agli albori e gli impegni saranno tanti. Da Milik si pretenderanno i gol, gli verrà chiesta la concentrazione massima sotto rete per evitare errori come quelli che hanno caratterizzato la sua prestazione con la nazionale polacca, contro il Kazakistan, per il girone di qualificazione al prossimo Mondiale in Russia. Due pali colpiti da buona posizione, che avrebbero potuto dare i tre punti alla Polonia che ha dovuto subire, invece, il ritorno dell’avversario. DUALISMO Resta in piedi quello con Manolo Gabbiadini, fermo restando le gerarchie dell’allenatore che vedono Milik favorito come titolare. D’altra parte, sarebbe difficile non valorizzare l’investimento, l’ex attaccante dell’Ajax è costato 32 milioni e ha dimostrato subito di saperci fare. Negli schemi di Sarri si è inserito in tutta fretta, evidenziando buone qualità negli scambi e nell’agevolare le conclusioni di Mertens e Callejon. Stasera, Palermo, dovrà dare le prime conferme”.