Gazzetta dello Sport: “Leicester, la favola infinita. Morgan porta Ranieri a +7”

“Birra, salsicce e tre punti: la domenica del Leicester è una grande abbuffata. Il proprietario del club, il milionario thailandese Vichai Srivaddhanaprabha, offre da bere e da mangiare ai trentaduemilasettantuno tifosi delle Foxes sbarcati allo stadio per coinvolgerli nella festa del suo compleanno: la squadra ricambia con il successo sul Southampton che permette a Ranieri di ritrovarsi a sei giornate dal termine con sette punti di vantaggio sul Tottenham, frenato dal Liverpool ventiquattro ore prima. Quando l’arbitro Oliver fischia la fine dopo cinque minuti di recupero che sembrano cinquemila, si avverte nell’aria un’atmosfera diversa dalla solita. Ranieri saluta i suoi giocatori aspettandoli nell’area tecnica, mentre il popolo del Leicester canta il nome dell’allenatore italiano sulle note di Volare. Ronald Koeman, che più tardi reclamerà due rigori non concessi ai Saints, abbraccia Ranieri e gli sussurra qualcosa. In sala stampa, il manager olandese dirà: «Spero che il Leicester vinca il titolo. Lo merita perché ha disputato un campionato straordinario e ha uno spirito incredibile». IL FILM Il quarto 1-0 di fila, il quinto negli ultimi sei match, pare il marchio del made in Italy impresso sulle maglie delle Foxes. «Non siamo i grandi squadroni che possiamo vincere con tre o quattro gol di scarto – obietta Ranieri –. Per noi ogni gara è una battaglia. Sapevo che con il Southampton sarebbe stata dura e domenica prossima a Sunderland sarà durissima. Dobbiamo mantenere quest’atteggiamento: sudore, orgoglio, corsa. Siamo vicini alla qualificazione in Champions, gli altri discorsi non ci interessano». Ma il sogno è già mezza realtà: il 15 maggio è lontano appena 42 giorni e l’America è sempre più vicina. Tredici punti nelle prossime sei gare e il Leicester sarà campione d’Inghilterra, consegnandoci una storia di sport – non solo di calcio – straordinaria. Ormai in Inghilterra e in Italia, il Leicester è la seconda squadra di tutti. «Sono stato a Roma in vacanza a Pasqua e neppure ai tempi in cui allenavo Totti la gente mi manifestò l’entusiasmo di questi giorni», racconta Ranieri, sindaco virtuale di Leicester. MORGAN Anche i segnali della buona sorte sono a senso unico. Dopo la traversa colpita dal Crystal Palace nei minuti di recupero il 19 marzo, ecco le tre occasioni fallite dal Southampton prima del gol di Morgan. La prima: l’incrocio sfiorato da Pellè con una zuccata. La seconda: il prodigioso recupero di Simpson sulla volata di Mané, lanciato alla perfezione da Pellè. L’attaccante dei Saints dribbla Schmeichel, ma aspetta troppo e quando tira, il pallone colpisce la mano di Simpson. Oliver non interviene, valutando la posizione del braccio attaccata al corpo, ma Koeman parlerà di rigore negato. La terza chance è una sassata di Fonte, sulla quale il portiere danese del Leicester inventa un capolavoro. Le Foxes sembrano condizionate dall’1-1 del Tottenham a Liverpool, ma all’improvviso, letale, ecco il colpo del capitano. Wes Morgan, naturalizzato giamaicano, è uno dei pionieri del Leicester. È sbarcato da queste parti nel 2012, dopo una carriera spesa nel Nottingham Forest, con un’incursione nel Kidderminster. Ha tecnica limitata e fisico da rugbista, ma proprio la forza straripante gli ha permesso di scalare le categorie e salire in Premier. Morgan è il simbolo delle Foxes e sul cross di Fuchs, il suo colpo di testa abbatte Forster. EPILOGO È il primo gol stagionale del capitano. Lo stadio è una bolgia. Nella ripresa, nonostante le contromosse di Koeman, che inserisce Tadic, Ward-Prowse e Austin, il Leicester legittima i tre punti con l’autorete sfiorata da Fonte e con la parata da urlo di Forster sul tiro a botta sicura di Simpson. L’ingresso di Ulloa permette al Leicester di aumentare i chili in attacco e di gestire meglio il pallone. Simpson, Fuchs e Albrighton sono i migliori. Attenzione ai nomi: combattenti della vita, non star della Premier. Ma il Leicester sta viaggiando verso il primo titolo inglese così: con la forza rivoluzionaria della gente comune. Alex Ferguson ha previsto che il Leicester potrebbe conquistare il titolo domenica 1 maggio sul campo del Manchester United, dove ieri è stata intitolata una tribuna a Bobby Charlton: e se avesse davvero ragione il santone scozzese?”. Questo quanto scrive l’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.