Gazzetta dello Sport: “Lamanna…per il Palermo. E il Genoa adesso trema”

“Doveva essere la partita della vita. Macché. È l’inizio di un «dramma» lungo 180’. Quelli finali. Il Genoa ripiomba nella paura, armi e bagagli dentro al tunnel della sofferenza. Tutto si compie secondo la volontà dei migliori, stavolta il Palermo, aderendo all’inettitudine dei battuti, quelli del Grifone appunto. C’è poca epica e molta dignità in questa vittoria dei rosanero già retrocessi e contestati dal pubblico, c’è piuttosto molto di cui preoccuparsi nella comparsata dei rossoblù al Barbera: dopo una settimana di ritiro pre­partita e mille promesse, ecco l’inatteso tracollo. E adesso le ombre della retrocessione si allungano pure sulla squadra di Juric, in coincidenza con la vittoria del Crotone terz’ultimo: solo due punti di distanza e un gruppo che sembra non saper più reagire. ERRORE Alla Favorita succede che all’improvviso Lamanna si trasformi da eroe anti­Inter a calimero nel giro di una settimana: la sua papera consente a Rispoli di festeggiare l’1­0. Il gol vittoria. E vale la pena raccontarlo: in mischia l’esterno indirizza di testa nello specchio della porta un pallonetto, il portiere in presa alta agguanta il pallone ma nel discendere fa due passi all’indietro trascinando la sfera dentro la porta per 3 centimetri (confermerà la goal line technology). È da considerarsi tecnicamente gol del terzino, eppure è evidente sul piatto della bilancia di chi sia la vera paternità del «gol­autogol».  Incredibile, ma vero. Il Genoa fa harakiri e stacca la spina. È il minuto 13. Le idee diventano confuse, le gambe tremano e il Palermo può piegare il match alle proprie esigenze: resistenza in mezzo e contropiede. Juric inserisce subito Palladino e cambia la squadra, senza però ottenere i risultati sperati. Chi si aspetta una banda «metallara», che sappia attingere alla passione musicale del suo allenatore, l’heavy metal appunto, deve ricredersi in fretta. E anzi i rosanero potrebbero chiudere la gara in due occasioni con Nestorovski e Sallai nella ripresa. I rossoblù producono un assalto scomposto e solo all’ultimo istante Laxalt ci prova con un rasoterra che Fulignati devia a lato. Finisce con i tifosi del Genoa sul piede di guerra e un tecnico, Juric, che non crede ai suoi occhi: «L’approccio alla gara e un regalo così (il gol, ndr) sono inspiegabili, bisogna dimenticare questa gara e pensare solo al Torino». Probabilmente in ritiro ad Acqui Terme: un’altra lunga settimana di passione rossoblù”. Questo quanto riportato da “La Gazzetta dello Sport”.