Gazzetta dello Sport: “L’addio di Richardson: «Me ne vado, ci ho pure rimesso. Adesso Ponte e Follieri…»

L’edizione odierna della “Gazzetta dello Sport” riporta le parole di Clive Richardson, intenzionato ad abbandonare il progetto Palermo e parla dei risvolti societari. Ecco quanto si legge:

“Clive Richardson lascia il Palermo. «È con profondo rammarico che mi sono dimesso da presidente dell’US Città di Palermo, con effetto immediato». Questa la notizia. A seguire Richardson ricostruisce la vicenda dal suo punto divista:«Sono entrato in questo affare ad inizio dicembre, come consulente di Corrado Coen, Emanuele Facile e della loro squadra. Col mio gruppo, la Global Futures Sport, ci siamo occupati della due diligence assieme ad un gruppo di investitori, guidati da Coen e Facile. Mai però coinvolti sul versante finanziario: credevamo sin dal principio che la company avesse oltre 30 milioni di sterline versati da diversi investitori e avesse quindi capitali sufficienti per rilevare il Palermo. Non saremmo mai entrati se non avessimo avuto garanzie. Nonostante i nostri sforzi, non ci è stato permesso di completare la due diligence, non siamo mai stati presi in considerazione e non siamo stati ripagati per il lavoro svolto. Personalmente ci ho rimesso pure le spese».  Questa la versione di Richardson, a cui–c’è da scommetterci– seguiranno reazioni. Ma Richardson potrebbe non essere il solo a mollare: pare, infatti, che anche il consigliere John Treacy manifesti le stesse intenzioni, benché in questo baillamme di voci, notizie e smentite che si susseguono è meglio non dare nulla per definitivo. L’addio di Treacy sarebbe anche più grave, perché stando a quanto è dato sapere, Treacy sarebbe colui che di fatto,tramite il fondo Eigth Capital (azionista principale di Sport Capital Group plc) avrebbe dovuto finanziare l’operazione. Era stato lui nei giorni scorsi a garantire l’arrivo, entro la settimana, di almeno 3 milioni per le spese urgenti. Dovesse defilarsi anche Treacy, non sono da escludere altri clamorosi colpi di scena, come il ritorno in pista di pretendenti (Ponte o Follieri) che già trattarono con Zamparini”.