Gazzetta dello Sport: “La risposta del Palermo. Brucia l’Ascoli, torna a +3”

“L’albero di Natale porta in regalo la vittoria che al Barbera mancava da più di un mese e non solo per il modulo a rombo, perché il Palermo deve ringraziare Peruchini che in versione Santa Claus commette una papera che ha consegnato il vantaggio rosanero spianando la strada alla capolista. Il Palermo, infatti, ha risposto all’aggancio provvisorio del Brescia con una grande prova sul piano del gioco che ha reso in termini di gol soltanto nella ripresa. L’Ascoli non è sembrato quello in versione ammazza ­grandi, lo stesso che aveva fermato Brescia, Cittadella e Pescara e aveva battuto Verona, Benevento e Lecce.

PREMESSE Vivarini ha pagato le assenze pesanti,come quelle di Lanni e Ardemagni. Stellone ne cambia tre: Rispoli, Haas e Chochev lanciando Falletti e Trajkovski in zona fantasia alle spalle di Moreo. La pressione del Brescia ha messo pepe ai padroni di casa, partiti con il piede sull’acceleratore. I primi 15’ sono stati un assedio senza respiro nell’area ascolana. Trajkovski e Falletti hanno danzato tra le linee senza dare punti di riferimento con Moreo pronto ad agire di sponda. Il meccanismo ha mandato in tilt la fase difensiva dei bianconeri. Da 1’ al 12’ tre occasioni nitide del Palermo non sfruttate a dovere da Falletti, Moreo e Hass che davanti a Perucchini ha spedito alato. L’Ascoli è riuscito a mettere il naso fuori dalla propria metà campo soltanto al 19’, grazie a una punizione dai 20 metri di Brosco. Tre minuti dopo, un altro break al predominio rosanero, con Laverone che con un colpo dal calcio a cinque ha provato a sorprendere Brignoli con un tocco di punta dal limite finito a fil di palo.

PAPERISSIMA Il Palermo però ha improntato la gara su un pressing molto alto, comandato in prima battuta da Moreo che alla fine ha propiziato il vantaggio con il goffo autogol di Perucchini costretto—dalla pressione dell’attaccante—a un dribbling talmente secco da mandare la palla nella propria porta. Il giovane portiere con le mani nei capelli è stato subito rincuorato dai compagni e due minuti più tardi ha evitato il raddoppio con un pronto intervento sul tiro dal limite di Trajkovski. L’Ascoli non si è buttato giù e ha tentato una reazione ma con scarso successo, soprattutto alla mezzora quando da uno scontro in area tra Brignoli e Bellusci, Frattesi non saputo centrare la porta semi sguarnita. Anche il Palermo ha mancato il colpo del k.o. per due volte con Falletti in chiusura di primo tempo. Nella ripresa il copione non è cambiato: Palermo padrone del campo ma in modo sterile.

DUE LEGNI I bianconeri, invece, hanno messo maggiore convinzione in avvio affidandosi agli uomini di maggiore qualità, le traverse di Cavion e Troiano avrebbero potuto raddrizzare il punteggio e chissà cambiare il volto di una partita che alla fine ha visto, comunque, primeggiare il Palermo, perché, dopo il pericolo scampato, i rosanero sono tornati a recitare il monologo che prima ha portato al raddoppio di Chochev, bravo a ribadire in rete la respinta di Perucchini su una sassata di Trajkovski e poi a chiudere i conti con Szyminski velocissimo a insaccare su assist di Rajkovic”. Questo quanto scrive l’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” parlando del match Palermo- Ascoli terminato con il risultato di 3-0 per i rosanero.