Gazzetta dello Sport: “Joao Pedro giura fedeltà al Cagliari”

Il Cagliari sta sorprendendo tutti in Serie A, la squadra di Rolando Maran ha fatto davvero un’ottima prima parte di campionato, trascinata dai gol di Joao Pedro. L’edizione odierna di “La Gazzetta dello Sport” ha voluto intervistare il bomber della squadra sarda che ha parlato anche della sua esperienza al Palermo. 16 settembre 2018, Joao Pedro lo dice immediatamente: «Indimenticabile». Quel giorno tornò in campo contro il Milan, dopo la squalifica di sei mesi per doping, e segnò dopo tre minuti. «Sapevo che avrei segnato, ma non che sarebbe successo così in fretta. Più che Dio è stato il destino. Ho tenuto quella maglia. Era troppo importante per quello che mi portavo dietro».S ei mesi di squalifica per doping,  per un integratore contaminato. «Sapevo di non aver fatto nulla di sbagliato. Sapevo di non aver fatto nulla. Ma ho passato mesi tremendi, nonostante avessi il sostegno di tanti, dal club agli amici. Sentivo il peso del mondo. Mi allenavo da solo, ma mi mancava tutto. Spaccavo le porte di casa e Alessandra le riparava». Lui insieme alla sua famiglia ha deciso di vivere nella casa che fu di Davide Astori: «C ’è tanto spazio ed è un piacere ricordare Davide in tanti momenti. Ogni volta che pensi a lui pensi a qualcosa di bello. Noi in questa casa abbiamo il piacere di ospitare tanti amici, soprattutto brasiliani, alcuni giocano qui a calcio a cinque. Si allestisce la griglia, ma Alessandra fa anche alcune cose siciliane».
Alessandra è di Palermo, cosa le piace della cucina siciliana? «Soprattutto la cassata, ma anche la pasta al forno e le arancine. Mi piace tanto anche la cucina sarda. Io ho casa a Cagliari, a Palermo e a Belo Horizonte, comprata ai miei genitori che la meritavano tanto».
Sono appena stati qui: «Si papà e mamma, sono giovani, 56 e 49 anni, ora non lavorano più. Li ho portati al mare, come in centro, cose semplici, e la quarta volta che vengono. Mi guardano in tv, peccato che siano partiti e non possano vedermi dal vivo».
Lei pensa alla Seleçao? «Non è il primo pensiero. So che una cosa del genere potrebbe arrivare se facessi tanto bene io, ma soprattutto se fa un grande risultato il Cagliari».