Gazzetta dello Sport: “Il venerdì nero del Palermo: «Stavolta è proprio finita»”

“Un altro venerdì di passione per i tifosi del Palermo. Due settimane fa la manifestazione che ha portato in strada circa 500 ultrà contro Zamparini. Otto giorni fa, invece, la lunga maratona terminata con la notizia che nessun tifoso voleva sentire: la fumata nera del closing per il passaggio di proprietà a Baccaglini. Ieri, altro venerdì nero per la tifoseria rosanero, svegliata dall’ennesima tempesta sul Palermo.

IL MAGISTRATO Se il mancato closing ha fatto arrabbiare, l’operazione di ieri della Guardia di finanza, che ha portato alla perquisizione e all’acquisizione dei documenti contabili nella sede del Palermo e a casa di Zamparini, getta nello sconforto la tifoseria e l’intera città che adesso temono gli scenari più cupi. Anche chi ha più esperienza in materia di questo genere di vicende, come il magistrato Leonardo Guarnotta, non riesce a essere ottimista: «Le ipotesi di reato (riciclaggio, falso in bilancio, appropriazione indebita,ndr) sono pesanti e, da tifoso, fanno preoccupare. Adesso, però, bisogna aspettare tutti i passaggi formali. La Guardia di finanza deve esaminare le carte e poi relazionare alla Procura della Repubblica. È chiaro, però – aggiunge Guarnotta – che se si è arrivati a questa operazione, c’è più di un sospetto. Mi auguro comunque che i reati ipotizzati non vengano provati». Il giudice Guarnotta, inoltre, parla anche del mancato passaggio di proprietà: «Pensavo fosse la volta buona e capisco anche i tanti tifosi disillusi che vogliono boicottare la società, non andando più allo stadio e non abbonandosi. Ma allo stesso tempo mi chiedo: se Zamparini andasse via, dove finirebbe il club, non essendoci imprenditori palermitani e siciliani disposti a investire sul calcio?».

L’EX MINISTRO I timori di Carlo Vizzini, ex ministro e figlio dell’ex presidente del Palermo Casimiro, ricadono invece sulle ripercussioni che la vicenda può avere sulla squadra. «Bisogna capire che effetti ci saranno sul futuro del Palermo a livello sportivo, sulla costruzione della squadra. Per quanto riguarda la perquisizione delle Fiamme gialle – aggiunge Vizzini–, non è cosa da poco quando i reati ipotizzati sono riciclaggio e auto-riciclaggio. Mi auguro che su tutto il caso si faccia luce il prima possibile, ma c’è il rischio che la delusione per la retrocessione in B sia nulla a confronto di quello che può ancora accadere. Il procuratore di Palermo Lo Voi ha chiarito che l’indagine non c’entra nulla con la vendita della società, ma sarebbe stato meglio arrivare al closing…».

LO CHEF Sconsolato lo chef Natale Giunta: «Chiaramente c’è grande preoccupazione, non sapendo che piega può prendere tutta la vicenda. A questo punto ognuno deve assumersi le proprie responsabilità, ma è chiaro che sarebbe un peccato finire così, i tifosi del Palermo non lo meritano». Mentre sui social è panico. Tra i tanti commenti trovare una traccia di ottimismo è missione impossibile. «Mettendo da parte tutte le rimostranze nei confronti di Zamparini, speriamo solo che questa situazione non danneggi il Palermo. Noi tifosi siamo del tutto inermi davanti a tutto ciò», scrive su Facebook Giovanni Bruno. «Purtroppo il sogno dei tifosi rosanero è al capolinea. Vedere il Palermo in Serie A è stato bellissimo. E la realtà del risveglio è dura. Prepariamoci al peggio», commenta invece Angelo Spera”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.