Gazzetta dello Sport: “Iachini: «Bravo Palermo mi hai battuto, ma ora accelera. Pergolizzi…»”

L’edizione odierna della “Gazzetta dello Sport” riporta le dichiarazioni di Giuseppe Iachini, ex allenatore del Palermo. Ecco quanto affermato: «Sono felice – ammette – le categorie saranno pure diverse, ma sono contento per i tifosi e per l’ambiente, perché la squadra è potuta ripartire, così come per le persone che conosco molto bene, come Sagramola e Castagnini, con cui ho lavorato e con le quali c’è amicizia e grande stima, oltre ad aver condiviso delle belle emozioni sportive. Sono dirigenti capaci e abili e poi c’è Rosario Pergolizzi con cui c’è un’amicizia di vecchia data. Sono felice per lui, sta facendo un ottimo lavoro». Dove ha lavorato con i due dirigenti rosanero? «Sagramola e Castagnini mi hanno portato al Vicenza dal Cesena, dove avevo fatto un buon campionato in Lega Pro. Il primo torneo di B come allenatore l’ho fatto con loro e devo dire che rischiarono molto a puntare su di me, perché allora ero un tecnico emergente».
Sette vittorie di fila in D che valore hanno rispetto alle sei fatte dal suo Palermo in B? «Beh, come difficoltà la differenza c’è, però c’è da dire che il Palermo è stato costruito molto bene in pochissimo tempo, con un mix di esperienza e di giovani molto interessanti, questo è merito della società. Poi ci ha pensato Rosario ad amalgamare tutto molto bene. Vincere non è mai facile in ogni categoria, bisogna sempre essere dotati delle giuste componenti per farlo. Certo, in Serie B puoi incontrare squadre più strutturate, noi ci abbiamo dovuto lavorare tanto per raggiungere quel risultato lì, io poi subentrando ho dovuto impiegare un po’ di tempo. Queste sette vittorie sono, comunque, un dato molto importante». Le faccio dei nomi: Pelagotti, Lancini, Crivello, Martinelli, Martin, Santana e Sforzini. Giocatori che in momenti diversi hanno calcato platee prestigiose a livello professionistico. Sono un lusso per la D? «Sì lo sono, più in generale in tutti i reparti la società si è mossa molta bene prendendo giocatori importanti in questa categoria, sono giocatori che potrebbero stare anche in campionati superiori. Però, è inevitabile, se vuoi fare un campionato a vincere che il percorso sul mercato fosse questo. Le conoscenze di Sagramola e Castagnini sono molto ampie a vari livelli, poi Pergolizzi ci ha messo dell’altro con le sue. È stato fatto tutto nel migliore dei modi, ora bisogna soltanto dare continuità». C’è qualcuno di loro che conosce più da vicino? «La maggior parte li ho affrontati, personalmente conosco Santana e Sforzini perché è stato allenato da Fabrizio Tafani, il mio preparatore atletico. Sia loro che gli altri menzionati, sono ottimi ragazzi e giocatori con una storia, e saranno fondamentali nello spogliatoio per fare crescere i più giovani».
Possono costituire una base la Serie C? «Possono essere uno zoccolo duro per il futuro, però io dico che il Palermo, ora, deve guardare a oggi, pensando partita dopo partita per scappare via da questa categoria mortificante per la piazza. Se si parla troppo del futuro si rischia di sbagliare, ma siccome conosco Pergolizzi sarà quello che predicherà tutti i giorni. Tornare tra i professionisti è la priorità, il percorso intrapreso è dei migliori, bisogna stare sul pezzo perché per tutti gli avversari affrontare il Palermo equivarrà alla partita della vita».
Sei punti distacco dalla seconda sono già un bel vantaggio? «Non bastano, a me poi non bastano mai e credo nemmeno a Pergolizzi. Adesso bisogna fare strada, pedalare mettendosi in piedi sul sellino per spingere e forzare. Tutte le squadre possono consolidarsi e trovare nuove energie». Il suo nome in estate è stato accostato a diversi gruppi interessati al Palermo. «Ma non c’è mai stato niente di concreto. La scelta di Pergolizzi è stata la migliore. Abita ad Ascoli, come me, lo conosco molto bene, è un allenatore competente e finalmente ha avuto la chance che si meritava».