Gazzetta dello Sport, Europa League: “Berardi uragano d’Europa. Avanza il Sassuolo show. La stella neroverde troppo forte per il Lucerna: due gol dopo quello dell’andata, poi chiude Defrel”

“Cara vecchia Europa, il calcio italiano non vivrà un periodo meraviglioso ma c’è una piccola squadra che ha uno spirito grande così, un gioco offensivo che piace a ogni latitudine, un allenatore preparato e un campioncino che dispensa meraviglie. Il Sassuolo di Eusebio Di Francesco e Domenico Berardi schianta il Lucerna e si tuffa sull’ultimo turno preliminare di Europa League con la consapevolezza di avere le qualità per andare a divertirsi nella fase a gironi. Di Francesco in questi anni ha fatto un capolavoro e Berardi forse è davvero arrivato al momento della consacrazione. Ieri Domenico ha risolto la gara nel primo tempo: un sinistro piazzato dal limite e poi un rigore che si era procurato costringendo Costa al fallo da espulsione. Un collettivo che gioca a memoria e un campione che fa la differenza: cara vecchia Europa, il Sassuolo è pronto per farsi un bel giro. DENSITÀ STERILE Eppure il Lucerna ha provato a complicare la vita dei neroverdi. Babbel ha cambiato qualcosa rispetto all’andata: un solo giocatore differente tra i titolari, ma un modulo che creasse densità in mezzo al campo per rendere sterile il possesso del Sassuolo e rubare palla abbastanza alto. Il 4­2­3­1 degli svizzeri, con Neumayr uomo­ovunque e senza punti di riferimento, nel primo quarto d’ora ha sporcato la manovra neroverde. Per uscire dalla pressione il Sassuolo si è affidato eccessivamente al lancio lungo che può essere vincente se serve a scatenare nello spazio la velocità di Berardi, Defrel e Sansone, ma risulta sterile quando le tre punte devono andare a saltare di testa. Il piano di Babbel è articolato in due semplici punti: recuperare la palla in fretta e verticalizzarla altrettanto in fretta per sorprendere la difesa del Sassuolo. Se il punto 1 in avvio funziona, il punto 2 è un fallimento totale anche quando Babbel inverte Hyka e Jantscher sulle fasce: nel primo tempo il Lucerna non tira mai nello specchio della porta di Consigli. LA GIOIA Dopo il Berardi­show e l’espulsione di Costa la partita diventa un allenamento agonistico, utile perché alcuni giocatori di Di Francesco non sono ancora in forma. Nel secondo tempo Defrel prima spreca di piede e poi realizza di testa il terzo gol, il Lucerna disturba per la prima e ultima volta Consigli con un’interurbana di Christian Schneuwly al 33’, Sensi debutta con la maglia neroverde e in tribuna già si parla del sorteggio che oggi decreterà la sfidante del Sassuolo per un posto nella fase a gironi dell’Europa League. Di sicuro un pensiero all’urna l’ha fatto anche Giorgio Squinzi: «Non abbiamo molta esperienza in Europa, ma ci credevo – ha detto il patron del Sassuolo –. Mi è piaciuta molto la padronanza del gioco nella ripresa. Sul mercato faremo ancora qualcosa. Sono felice che Berardi sia rimasto, contro il Lucerna ha risolto la gara. Credo che si stia avviando verso un’annata straordinaria. Per lui c’erano molte richieste, ma è attaccato al nostro ambiente e a Di Francesco, che calcisticamente è suo padre». E «papà» Eusebio scherza: «Ho sostituito Domenico per evitare la tripletta: sennò domani arrivava una super offerta per portarcelo via». Invece Berardi non si muove. E il Sassuolo oggi scoprirà il prossimo avversario europeo: i neroverdi saranno testa di serie, ma conta poco. Sarà più importante mantenere sempre l’atteggiamento mostrato contro il Lucerna. Perché sia chiaro: qui nessuno ha preso impegni per i giovedì sera della prossima stagione”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.