Gazzetta dello Sport: “Calcio stop? Lega-FIGC fiduciose seguendo il protocollo. Coro di no”

L’edizione odierna della Gazzetta dello Sport si occupa della situazione covid nel mondo del calcio italiano. I numeri del contagio continuano a fare paura e parlare al futuro diventa sempre più difficile.

Queste le dichiarazioni del ministro Vincenzo Spadafora a “L’aria che tira” su La7: «Se il campionato ce la può fare? Sì, ma se si arrivi o meno fino in fondo non lo so. È una situazione particolare, di questo deve essere consapevole la Lega di A e pensare a un piano B e a un piano C.

Su Juve-Napoli, c’è stata la decisione di un giudice e la rispetto, sono anche stati fatti dei ricorsi, vedremo come finirà. Ma il protocollo è quello, è stato approvato e condiviso da tutte le squadre e quindi deve funzionare per tutte allo stesso modo. Dagli atti del Giudice sportivo, che comunque io non ho letto, mi sembra di capire che il Napoli avesse deciso ben prima di non partire, se fosse così… Io difendo la linea del protocollo, che però funziona soltanto se viene rispettato. Poi se qualcuno non lo fa allora è tutto vano. Cristiano Ronaldo? Certi campioni si sentono al di sopra di tutto. Lui ha violato il protocollo nazionale nel momento in cui è partito per il Portogallo, tanto che è stato aperto un fascicolo della Procura della Repubblica, a cui si aggiungerà quello della giustizia sportiva. Personaggi così dovrebbero lanciare messaggi che invitino al rispetto delle regole. Inviterei ogni presidente a guardare all’interno delle proprie società e a dare l’esempio.

Venerdì pubblicheremo un protocollo attuativo più rigido sulle palestre, che ridefinisce il distanziamento e rende obbligatoria la mascherine per determinate attività. Queste strutture non sono un focolaio di contagi, non c’è alcuna evidenza scientifica a sostenerlo. Le palestre poi si sono attrezzate investendo tanti soldi per rispettare le regole. So che Nas e carabinieri stanno portando avanti i controlli, che possono essere intensificati con il contributo dei sindaci. Io contro la linea dura del ministro Speranza? Volevo solo difendere il mio mondo, non mi andava giù l’idea che a pagare fosse soprattutto lo sport. C’è davvero più rischio in piscina che al ristorante in sei?».

Tornando al campionato, è chiaro che se dovesse arrivare un nuovo lockdown, in caso in cui la situazione dovesse precipitare, qualcosa cambierebbe, tenendo anche presente, si legge, la possibilità di utilizzare la cosiddetta norma Gravina, inserita nel Decreto Rilancio, che dà alla Federazione la titolarità di cambiare il format del campionato e che quindi permetterebbe, prima di arrivare alla sospensione, di organizzare la chiusura della stagione in modi diversi da quelli previsti oggi.