Gazzetta dello Sport: “Ballardini-Palermo tormenti e speranze. Sempre sul filo del rasoio il suo rapporto col club rosanero. E adesso la ripartenza in A con una squadra che è un rebus”

“Si ricomincia, dopo una stagione salvata ai titoli di coda, con un Palermo diverso, che ha perso molti volti importanti e ne ha trovati altri da scoprire. I due protagonisti principali, però, sono ancora lì al loro posto. Il presidente Zamparini e Davide Ballardini, a dare vita a un rapporto fatto di alti e bassi, di avvicinamenti e allontanamenti che sembravano potessero già portare a un divorzio prima del ritiro. Sarebbe stato il terzo della loro storia, dopo quello sancito al termine della stagione 2008­09, quando il tecnico decise di lasciare il contratto con il Palermo per passare alla Lazio. Otto anni dopo le loro strade si sono incrociate di nuovo in quella che è passata alla storia come la stagione dei record in negativo per Zamparini con nove cambi in panchina. Ballardini quando lo scorso campionato subentrò a Iachini non pensava certo che si sarebbe trovato in un mega frullatore dove, alla fine, è caduto due volte. Perché l’allenatore arrivato con tutti i buoni propositi di far convivere le esigenze tecniche con i desiderata presidenziali e invece ha finito col pagare la linea dura voluta dal patron nei confronti di alcuni leader dello spogliatoio. LITE CON SORRENTINO Per lui fu una gestione difficile sotto il profilo dei risultati (7 punti in 8 partite) da novembre a gennaio, ma anche dal punto di vista dei rapporti col gruppo col quale arrivò alla rottura dopo la lite con Sorrentino prima della gara di Verona al termine della quale venne esonerato nonostante la vittoria in trasferta. Il presidente prese atto che la maggior parte della squadra si era schierata dalla parte del capitano, tranne tornare poi sui propri passi dopo avere dopo i due tentativi con Iachini e Novellino. Perché Ballardini torna a 6 giornate dalla fine per provare a centrare un’impresa che francamente sembrava impossibile. L’allenatore firma un nuovo contratto e, grazie al supporto di Gianni Di Marzio, si convince finalmente che per tentare il tutto per tutto bisognava sdoganare la vecchia guardia con la quale sotterra l’ascia guerra. Sorrentino, Vitiello, Maresca e Gilardino non tradiscono e firmano la salvezza all’ultima giornata con il Verona. Ballardini diventa l’uomo del miracolo, il suo contratto per un’altra stagione lo rende saldo sulla panchina, ma è a fine campionato che iniziano i rumors di un suo possibile addio. Alla base di questi tentennamenti la richiesta al presidente di garanzie tecniche e l’imminente arrivo di Rino Foschi come d.s. col quale ci sono delle vecchie. INSOFFERENTE Alla fine Ballardini resta al suo posto, nel frattempo Foschi ha dato l’addio e arriva Faggiano, ma inizia a mostrare insofferenza per un mercato che non decolla e non porta elementi di esperienza come un portiere, un regista e un attaccante. Messaggi lanciati alla presidenza fino a una settimana fa, ma di colpo rientrati alla vigilia della gara col Sassuolo. Adesso sarà il campionato a decidere quale altro capitolo scrivere per loro due”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.