Gazzetta dello Sport: “B a 19 squadre «Così la categoria diventa più sostenibile» La rabbia degli esclusi: «Siamo alla follia pura»”

Ma perché la Serie B ha voluto questo blocco dei ripescaggi? Il presidente Mauro Balata dagli uffici di via Rosellini a Milano è rimasto in contatto con la Figc(che ufficiosamente gli ha anticipato la decisione) e non ha voluto commentare, ma ha lasciato trasparire una evidente soddisfazione.Perché è stata una battaglia che ha combattuto strenuamente, anche dopo il primo no ufficiale della Figc del 3 agosto. FAVOREVOLI Le società di B invece hanno espresso il gradimento per la svolta. Ha spiegato Stefano Bonacini, proprietario del Carpi: «I fatti dicono che la B,con queste risorse, non può reggere 22 squadre. E non solo per le tre esclusioni di quest’anno. L’Assemblea in modo maturo ha votato compatta per questa strada. Non c’era altro modo per rendere il campionato sostenibile». Le fette della torta insomma sarebbero più ampie: si parla di 13-15 milioni in più da dividersi. Ma non solo. Ha aggiunto un concetto Luigi Micheli, amministratore delegato dello Spezia: «Certo, così avremo più risorse, ma ci saranno anche meno partite e meno turni infrasettimanali. Un vantaggio per tutti. Mi dispiace per le società che speravano di salire in B, ma è giusto ricorda reche i ripescaggi sono un’opportunità, non un diritto». Un altro amministratore delegato, Andrea Rogg del Venezia, ha applaudito: «Una riforma necessaria, l’occasione è capitata ed è stato giusto non sprecarla. Non è possibile andare avanti contando sul mero mecenatismo dei presidenti, la sostenibilità è necessaria. Anzi, dico che chi oggi è deluso perché non è stato ripescato, avrebbe trovato una categoria in difficoltà: se le queste squadre saranno promosse in futuro, troveranno una categoria più solida». ha chiuso, in maniera tranciante, Max Santopadre, presidente del Perugia: «Un’opinione? L’ha espressa la Lega il 30 luglio,votando all’unanimità per il blocco. Più chiaro di così…». CONTRARI In attesa del comunicato ufficiale, è esplosa invece la rabbia delle società che già sentivano la B in tasca, ossia Novara, Catania e – alla luce della sentenza di ieri sull’Entella – anche il Siena. Il ripescaggio sembra sfumato proprio mentre stavano programmando i rinforzi per il salto di categoria. Oggi dovrebbero ritrovarsi tutte a Roma (sembra anche con Ternana, Pro Vercelli ed Entella) per far sentire la loro voce, ovviamente dopo l’ufficialità della notizia. L’unico che ha già voluto prendere posizione è stato Pietro Lo Monaco, amministratore delegato del Catania (club che proprio ieri ha tagliato il traguardo dei 5.000 abbonati): «Siamo alla follia pura, è incredibile -ha detto- qui scoppia la rivoluzione, stanno cambiando le regole dei campionato, e non capisco per quale motivo. Abbiamo il diritto di disputare la SerieB e non vogliamo essere penalizzati. Faremo sentire la nostra voce domani (oggi, ndr) a Roma con le altre. Catania non può essere penalizzata ancora una volta. Il nostro mercato è bloccato, non sappiamo contro quali avversarie ci dovremo confrontare e mancano pochi giorni al via della stagione. Abbiamo sostenuto una preparazione mirata per la B. E adesso che fanno, ci cambiano le carte in tavola?»”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.