Fulginati: «È grazie a mio padre se sono portiere, lui il mio primo allenatore»

Attraverso le colonne de “Il Corriere dello Sport” Andrea Fulignati racconta la sua infanzia tra campo e papà Stefano, preparatore dei portieri nel suo paese. Ecco le parole dell’estremo difensore toscano: «Mio padre per me era l’ALLENATORE nel senso che i miei ricordi sono quelli di una scuola calcio nella quale faceva tutto lui, dai grandi ai piccoli. Indimenticabile il muretto del campo adiacente a quello principale. È cominciata così la mia storia. E quel muro rappresentava la porta di un grande stadio, il sogno da inseguire. La passione era dentro di me, nel dna, trasferita col sangue e con la vicinanza alla storia di papà. Non lo lasciavo un attimo. Lo supplicavo di eseguire gli stessi esercizi degli altri e lui ne andava fiero. Mi riusciva tutto facile, per questo è stato normale continuare. Non dimenticherò mai le partite che guardavamo insieme in televisione. Mi spiegava i segreti. Tutto mi è servito. Grazie papà».