Foschi: «Baldini? Ricordo quando voleva fuori Zauli e Toni. Adesso non ha squadra pronta»

L’edizione odierna de “La Repubblica” ha intervistato Rino Foschi il quale si è espresso in merito a Silvio Baldini.

Non arriva per caso, come potrebbe sembrare. O perché costa poco. Il fatto che abbia allenato gratis la Carrarese era la scelta di un personaggio fuori dalle righe, indipendente, legato a doppio filo con la sua dignità di uomo, prima che di allenatore. Silvio Baldini è l’espressione della libertà sia quando litiga con Zamparini e lo manda a quel paese, sia quando dà un calcio nel sedere al collega Di Carlo dopo un acceso diverbio al Tardini. Baldini è Baldini, anima lirica e feroce, prendere o lasciare con i suoi pregi e difetti. E soprattutto con un curriculum che, pur incompleto, resta di rilievo: esonero che vale quasi una promozione con i rosa, serie A centrata con l’Empoli, miracolo sfiorato con la Carrarese.

Dai suoi ex, il tecnico che ha sostituito Filippi riceve consensi e stima. A cominciare da Rino Foschi, diesse della magica cavalcata in A completata splendidamente da Guidolin, che spinse Zamparini ad assumerlo. « Sì, lo portai io – ricorda con orgoglio– Ho pensato subito a lui. Firmato il contratto, un milione per un anno, mi sembrava di far bella figura con il patron. Ma il presidente: “ Ora mi fai conoscere questo allenatore a cui hai dato tanto…”».
A Pisa, in aeroporto, l’incontro a tre. Baldini raccontò la sua storia, le idee, i valori familiari. « E incantò Maurizio che, commosso e soddisfatto, esplose: “ Solo un milione …? Foschi non capisce un c … o!”, E gliene diede tre per tre anni » . Poi il litigio di fine gennaio e la decisione di Zamparini di mandarlo via. « Discorso chiuso, aveva già preso Guidolin. Baldini ci rimase male. Veniva a trovarmi a Genova e mi spingeva: “ Dai Rino, lo so che tornerai a Palermo… e io faccio la Primavera! Questo per dire che persona è».

La sfida per la B? Foschi non si nasconde: «La squadra non mi sembra pronta per vincere il campionato. Magari con il suo carattere, Silvio ribalterà il pronostico. Sul piano tattico, è il numero uno, lo frega solo il temperamento. Ricordo che voleva far fuori Toni e Zauli perché al ritiro non seguivano alcune sue regole. Di sicuro può dare ancora molto al calcio ».