Foggia, sfogo Canonico su Gallo: «L’ho preso in Azerbaigian che raccoglieva i cinesini, è come Schettino»

Il presidente del Foggia Nicola Canonico è intervenuto in conferenza stampa esprimendosi su vari temi.

Ecco le sue parole:

«Vediamo cosa dimostrerà nei prossimi anni Gallo. Gli era stata data una grande opportunità. Piergiuseppe Sapio ha capacità e competenze. Sta dimostrando di portare giocatori importanti, vedi l’operazione Beretta. Lui ha l’umiltà di confrontarsi. La presunzione invece è una cosa brutta. C’è una categoria legata ai presuntuosi che non hanno mai vinto nulla da allenatori, che devono avere più umiltà. Sapio anche per questo è un esempio. Media punti alta? Ne troviamo uno con una media migliore. Foggia non può stare a lungo in Serie C. Serve umiltà ed essere coerenti. In questo momento dobbiamo fare una riflessione che abbraccia anche il futuro. Forse l’organico del club ha messo in difficoltà Gallo. Quella si chiama personalità, a molti allenatori manca. Io l’ho preso che lui era in Azerbaijan che raccoglieva i cinesini a terra. Probabilmente gli abbiamo dato troppa importanza. Ha abbandonato la nave come Schettino per fatti legati ai soldi. Il suo discorso è egoistico, io non ho bisogno di quella gente. Servono persone coerenti».

«Dimissioni senza logica. Se nessuno mette in discussione le decisioni, non puoi permetterti di scappare da Foggia. Non dobbiamo avere la fretta di chiudere a tutti i costi per un allenatore. In questi trenta giorni concessi dalle norme federali cerchiamo di trovare un profilo nuovo. Ho discusso con Gallo per Vacca. Se un allenatore vuole fare anche il direttore sportivo, deve chiedere ad un club di dargli la possibilità di allenare e fare il ds. Le regole devono essere rispettate, lui è stato bravo a rimettere in piedi questo gruppo quando è arrivato. Poi è scappato. Se oggi siamo quarti in classifica lo dobbiamo ai nostri ragazzi».

«Mi sono lamentato solo delle sostituzioni. La squadra era stanca e qualche forza fresca ci avrebbe dato una possibilità contro la Juventus Next Gen. Domenica sera Gallo mi ha ferito dicendo che a Foggia non si può “vivacchiare” e che serve un progetto. Tutto il resto della rosa è sotto contratto, voglio capire quindi qual è la programmazione se non bloccare i giocatori importanti. Non puoi parlare in questo modo alla città. Devi avere rispetto per il club che rappresenti e per la società che ti paga, La società non può essere ostaggio di un allenatore. Questo gesto dimostra che Gallo non tiene al Foggia, non ha neanche salutato la squadra. Morto un papa se ne fa un altro. Non so che fatto gravissimo sia successo, sono rammaricato dall’atteggiamento di Gallo. Certo, capisco che uno considera l’aspetto economico rispetto alla piazza. Uno finisce il campionato, poi va via. Quando uno scappa dalla città significa che non ha la coscienza pulita. Mancato accordo. Il rinnovo sarebbe dovuto scattare in maniera automatica se il Foggia avesse finito nelle prime cinque posizioni. La richiesta delle cifre però non è stata rispettata».