Foggia, Gerbaudo: «Se la categoria dilettanti non viene protetta gli effetti rischiano di essere devastanti»

Intervenuto ai microfoni di “Radio Bianconera”,  Matteo Gerbaudo, attaccante cresciuto nel settore giovanile della Juventus e ora in forza al Foggia, si è espresso così in merito alla possibile ripresa del campionato: «Stiamo parlando tra di noi per capire come muoverci, probabilmente i tempi si sono allungati, noi dobbiamo pazientare. È chiaro che non è facile perché rischiamo a preoccuparci anche noi. Non sappiamo niente neanche sugli allenamenti, finché non si muovono dall’alto anche la Lega Dilettanti passa in secondo piano. Non è facile, per ripartire ci sarebbero dei costi altissimi, con il tampone ogni quattro giorni, la divisione in gruppi. Noi ci alleniamo in un campo che non è a Foggia, è in un paese vicino. Abbiamo il campo e basta, non c’è una palestra. Ma non è solo un problema del Foggia, anni fa a Carrara facevamo palestra in una roulotte. Non è facile, io mi sto preoccupando come tutti per il ritorno alla vita normale, al calcio che per noi personalmente è un lavoro. Io campo di quello che guadagno, di conseguenza devo tornare a lavorare per guadagnare. Io giocando in Serie D ho meno ancore di salvataggio rispetto ad altri. Sicuramente è più facile decidere di salvare la Serie A che porta maggiori introiti. Se la fascia dilettanti non viene protetta gli effetti rischiano di essere devastanti».