Fiorentina, Iachini: «Pronti a ripartire, ma ogni giorno le cose cambiano. Sullo Scudetto, io penso che sia più giusto…»

Giuseppe Iachini, allenatore della Fiorentina, è intervenuto ai microfoni di Radio Rai 1. Queste le parole dell’ex giocatore e tecnico rosanero: «Siamo in attesa di ricevere notizie certe, ogni giorno le cose cambiano. Noi siamo rimasti a casa, siamo in attesa di capire cosa accadrà in futuro. C’è voglia di riprendere, il calcio è uno spettacolo e può dare sollievo a tante persone. Può essere un momento di evasione in momento così difficile. Noi siamo a disposizione, le autorità competenti dovranno prendere le giuste indicazioni. Noi siamo pronti, non è un problema. Il problema è che alcune squadre, e questo è antipatico, non potrebbero ricominciare ad allenarsi. In questo momento dobbiamo rispettare quelli che non possono allenarsi, ad esempio tutti i club lombardi.

Dobbiamo ripartire tutti insieme, in modo che possa esserci una giusta ripartenza. Non sarebbe leale e corretto nei confronti di tutti cominciare ad allenarsi prima di altri. Gli atleti, dopo due mesi e mezzo che sono in casa, avranno delle problematiche. Dobbiamo vedere se e come si potrà ripartire. I calciatori che hanno contratto il virus dovranno fare un lavoro specifico, vedremo quale sarà il protocollo. Noi siamo pronti a ripartire, lo facciamo con entusiasmo e con professionalità. Dobbiamo stare attenti, ripartiremo a giocare dopo 2 mesi e mezzo e giocheremo in estate con 38-40 gradi, il rischio infortunio per i giocatori è alto. Spero sia un calcio meno litigioso, ma non solo il calcio. I cittadini italiani hanno dato prova di coraggio, dai medici agli infermieri, alle forze armate. Tutti quelli che hanno continuato a lavorare per fare in modo che la vita potesse andare avanti. Se il virus ci deve lasciare qualcosa, deve essere qualcosa di questo tipo. Per rispetto di quello che è accaduto, per la tragedia che stiamo vivendo, sarei per annullare tutto, senza assegnare lo scudetto a tavolino. O si torna in campo e giochiamo fino alle fine, altrimenti annulliamo tutto».