Finale Playoff Serie B, Vanoli presenta Cremonese-Venezia: «Come contro il Palermo, dovremo essere intelligenti e cinici»

Alla vigilia della finale playoff Cremonese-Venezia, gara valida per l’andata della doppia sfida, il tecnico dei lagunari Vanoli si è espresso in conferenza stampa. Il tecnico ha presentato la gara ritornando anche su quella che è stata la doppia sfida contro i rosanero, cercando di trovare delle similitudini.

«Sin dall’inizio della stagione avevo considerato la Cremonese come una delle principali favorite per la promozione diretta in Serie A. Secondo me è la rosa più forte del campionato, anche solo leggendo i nomi della loro panchina nell’ultima partita si capisce chiaramente la profondità e la qualità di questa squadra. Noi siamo consapevoli di esserci meritati questa finale e sappiamo che per avere la meglio dovremo fare una grossa impresa. Le pressioni maggiori penso che le abbia tutte la Cremonese, ho visto una squadra forte come mi aspettavo e un ambiente caldo. Ho detto ai miei ragazzi che siamo un grande gruppo, dovremo andare a Cremona a fare una partita importante con grande lucidità ed organizzazione tattica. Le finali si preparano da sole, ogni giocatore deve trovare dentro di sé la concentrazione e la motivazione giusta attraverso i propri riti e abitudini. L’importante è saper essere una vera squadra, sappiamo che affrontiamo un grande avversario nella sua casa, noi dobbiamo mettere in campo le nostre qualità dimostrate fin qui e chiaramente nelle finali ci vuole anche un pizzico di fortuna. Nella partita di ritorno tra Cremonese e Catanzaro, si è visto come l’esperienza in gare importanti di certi giocatori grigiorossi abbia fatto la differenza. Saranno 180 minuti molto belli, come contro il Palermo dovremo essere intelligenti, maturi e cinici nel momento giusto senza spaventarci se dovessimo incontrare delle difficoltà».

«Sappiamo che saranno due partite ben diverse, dovremo essere bravi a non abbassare i ritmi della gara come vogliono loro. Forse è più facile affrontare una finale da giocatore, da allenatore hai tante responsabilità ma il mio lavoro mi appassiona. Sicuramente nel corso della stagione qualche ragazzo ha giocato di meno ma, visti i tanti ammoniti, possono esserci occasioni importanti e avremo bisogno di tutti come sempre. Siamo una squadra che fa fatica a conservare e gestire un risultato, la nostra natura è essere sempre propositivi e giocare sempre in avanti. Avere uno stadio tutto pieno deve essere motivo di grande orgoglio e di incoraggiamento per i ragazzi, è frutto anche del loro grande lavoro. Non bisogna accontentarsi mai, ho sempre detto che dalle delusioni che abbiamo provato dovevamo trarne insegnamento e tirarci su le maniche per ripartire, è la bellezza del percorso che ci ha portati fin qui. Ho chiesto ai ragazzi di far vedere tutto il loro valore, è bello avere queste opportunità e queste responsabilità».