Ferrero: «FIGC? Una buffonata. Siamo stati un mese a parlare e buttato via dei soldi»

Il presidente della Sampdoria Massimo Ferrero intervistato da “La Repubblica”, ha parlato delle elezioni del presidente della FIGC. Queste le sue dichiarazioni: «E’ stata una buffonata. Malagò ha detto più volte che l’unica soluzione era che i tre si ritirassero, vorrei capire cosa siamo andati a fare lì! Bisognava trovare una soluzione. Non sta a me dire chi avrebbe dovuto o potuto fare un passo indietro,ma c’è stato un mese per trovare un accordo: se non lo trovi devi rinviare il voto. Ora siamo tutti commissariati, la Federcalcio e la Lega. Dove siamo venti presidenti e non riusciamo a metterci d’accordo per scegliere un presidente e un Ad. Qualcosa non va, sono stanco di andare in questa direzione. Dobbiamo chiederci cosa ci sta accadendo. Abbiamo passato un mese a parlare di seconde squadre, programmi, a dirci che la Spagna è meglio di noi, che gli inglesi sono più forti. E poi ci presentiamo in tre per cercare di vincere e alla fine dire ‘scusate ci siamo sbagliati’. Sprecando una montagna di soldi: la giornata elettiva è costata cinquecentomila euro. Vi sembra normale? La gente non arriva a fine mese, noi club facciamo pagare i biglietti anche duecento euro. Si è persa la misura. Da dove ripartire? Abbiamo dimenticato che il centro deve essere il pallone. Dobbiamo renderne conto ai nostri figli che vanno alla scuola calcio, che guardano le partite, che si appassionano allo sport. L’avete visto l’Olimpico vuoto, domenica sera? Quattro anni fa io correvo a casa per vedere l’Italia ai Mondiali, si fermava la città. Mi ricordo che quando giravamo il film ‘Ultrà’ durante i Mondiali del ’90 ho dovuto garantire alla troupe che ci saremmo fermati per le riprese. Quella di ieri è stata una giornata di lavoro sprecata per tutti. Ma secondo voi è normale che un Senatore della Repubblica come Sibilia inviti i suoi delegati a votare scheda bianca? Io da qualcuno mi sarei aspettato un passo indietro. Per il bene del calcio, non delle poltrone».