Ferraù avvicina Tacopina al Catania: «Closing? Mi auguro prima dell’Immacolata»

Giovanni Ferraù, presidente del Cda di Sigi, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di “Unica Sport”:

«Cessione? Stiamo procedendo per piccoli passi nella trattativa con Tacopina. Sostanzialmente per piccoli passi si intende che abbiamo dato riscontro alle proposte prevenuteci. Abbiamo posto alcune questioni non troppo importanti ma neanche marginali di carattere tecnico su cui gli avvocato Arena e Augello sono al lavoro. Il nostro obiettivo è quello di riportare il Catania dove merita, oggi pensare di farlo da soli sarebbe stato possibile, ma la strada sarebbe stata più tortuosa. C’era la possibilità di continuare da soli, ma di fronte al bene del Catania calcio direi che l’occasione Tacopina è da sfruttare.

«In assemblea si è discusso tanto di un ingresso di Tacopina in società inizialmente, si discuteva in che termini e in che modalità. Forse in maniera lungimirante, si è deciso di cedere l’intero pacchetto azionario al manager americano, per poi far rientrare alcuni soci Sigi con una percentuale di minoranza. Ormai l’offerta da parte di Sigi è stata accettata, si tratta solo di modellarla, avremmo forse potuto continuare ma il bene del Catania viene prima di tutto.Ci sono debiti importanti con l’erario e già l’avvocato Cacopardo per quanto concerne il debito tributario ha svolto un gran bel lavoro per la riduzione. Dobbiamo abbattere il monte debiti per agevolare l’ingresso di Tacopina. Stiamo lavorando proprio su questo. La questione è stata affrontata in assemblea in modo molto semplice e meravigliosamente trasparente. La scelta è stata presa in ottica delle volontà soggettive di ognuno dei soci di proseguire l’avventura con il club etneo. Personalmente avrei grande voglia di continuare ma la mia professione non mi permette di poter dedicare interamente il mio tempo per la causa. Sono già molto soddisfatto così, so di aver contribuito alla salvezza della matricola. Non è comunque una mia priorità quella di rimanere, oggi la priorità è intanto chiudere la trattativa».