Ferraro spinge il Catania: «Onoreremo la maglia con mentalità vincente»

L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sul Catania e su Ferraro, il nuovo tecnico, intervenuto in conferenza stampa di presentazione.

L’impressione è buona, ma resta ancora tanto da fare e riorganizzare. Questa la prima sensazione, al termine della conferenza stampa, tenutasi in un hotel rivierasco della collina di Aci Trezza. A fare da padrone di casa, il responsabile della comunicazione Angelo Scaltriti. Occhi puntati sul tecnico Giovanni Ferraro, seduto al centro del tavolo, accanto al vicepresidente e a.d. Vincenzo Grella, al d.s. Antonello Laneri, l’advisor e membro del Consiglio di amministrazione Giovanni Caniglia e al d.g. Luca Carra. Prima uscita ufficiale, per il tecnico che con il Giugliano ha vinto il torneo di Serie D, campionato da dove riparte il Catania.

Convocati È rimasto deluso chi si aspettava anche la lista dei convocati. Si è detto soltanto che l’elenco per il ritiro di Ragalna è composto da 26 atleti, 12 under e 14 over. Nomi top secret, trapelano solo quelli dell’esperto Ciccio Lodi e di un altro ex come Andrea Russotto, nonché l’ex tarantino Giuseppe Giovinco. Per l’attacco Laneri dice: «Stiamo valutando 4 -5 buoni giocatori, tra questi c’è il catanese Gianluca Litteri dalla Triestina».

Ufficialità. Prima ancora di far parlare il tecnico, una graditissima sorpresa. L’annuncio, che era nell’aria, del nuovo team manager Marco Biagianti. Nuovo si fa per dire, poiché il toscano a Catania ha messo radici, sposando la bella Martina, dopo una esperienza ornata di successi, una “leggenda del calcio rossazzurro” ha detto Caniglia del “capitano”. Farà parte di una triade composta da altri ex, Michele Zeoli ( vice allenatore) e Lele Catania (collaboratore tecnico). Grella, il vicepresidente, esordisce così: «Negli ultimi dieci giorni, sono stato più con Laneri che nei primi giorni di matrimonio con mia moglie». Scoppia una risata generale, quasi a rompere il ghiaccio. Finora conferenza stampa troppo composta e silenziosa. Grella aggiunge: «Stiamo lavorando su più fronti, teniamo in caldo anche il settore giovanile, affidato a un altro ex e catanese doc, Orazio Russo. L’impianto sportivo e i campi a nostra disposizione ci permetteranno di programmare al meglio. Inizieremo con un vivaio snello».

Allenatore. Finalmente arriva il suo turno. Si definisce poco social ma uomo di campo, Ferraro. Con le parole, in ogni caso, se la cava benissimo. «Sono felice di allenare il Catania, chi non lo sarebbe al mio posto. So bene la responsabilità di cui, accettando, mi faccio carico. Voglio condividere questo bel momento con mia figlia Caterina, che mi segue in ogni cosa che faccio. Cura la mia pagina social ed è la mia prima sostenitrice. Ho fiducia nella società e nel progetto, il vicepresidente Grella mi ha trasmesso subito fiducia – continua l’allenatore -. La partenza sarà fondamentale, l’unico nostro obiettivo è quello di onorare la maglia che indossiamo. Voglio che sia coinvolto tutto il gruppo, ritengo sia la cosa migliore: chi andrà in panchina dovrà dare il massimo quando chiamato in causa. Allenare il Catania è una scelta importante. Cosa serve per vincere? Innanzitutto il gioco – conclude il tecnico di Vico Equense – e dunque bisognerà imporre la propria identità, anche se capiterà di vincere partite sporche. Bisognerà portare a Catania una mentalità vincente. Cerone? Non voglio passare per quell’allenatore che porta via i calciatori dalla sua ex squadra. Sicuramente Federico è un profilo importante che la società sta valutando. Vedremo».