Feralpisalò dei miracoli, la Reggiana schiantata. Diana: «Per noi è un fallimento»

L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sul miracolo della Feralpisalò che ha fatto fuori la Reggiana conquistando la semifinale.

Un capolavoro. La Feralpisalò mette in ginocchio la Reggiana, bissando il successo dell’andata, ed è la prima semifinalista dei playoff. Una sorpresa, se si considerano le cifre della squadra di Diana nella stagione regolare, chiusa alla bellezza di 86 punti, con un beffardo secondo posto alle spalle del Modena, promosso a quota 88. Verdetto che non fa una grinza, se si considerano i 180 minuti di una doppia sfida a forti tinte bresciane. Già nella gara d’andata, la Reggiana era apparsa la pallida controfigura della corazzata che aveva perso il derby stellare coi canarini di Tesser. Ad appesantire la situazione l’infortunio del leader Cigarini (rottura del crociato) e l’espulsione ingenuamente collezionata da Radrezza, a gara finita, negli spogliatoi (commento irriguardoso verso l’arbitro Fiero). Lo 0-1 lasciava comunque spazio per il riscatto (bastava vincere con qualsiasi punteggio sul proprio campo, imbattuto, dopo 15 successi e 4 pareggi), ma il peggio doveva ancora venire, in un primo tempo da incubo.

Falsa partenza. Micidiale uno-due Feralpisalò in un paio di minuti, dopo un clamoroso palo colpito da Carraro e ospiti in paradiso. Ad esaltarli Balestrero e Miracoli, che ha messo la firma su entrambe le segnature. La prima su rigore, concesso per fallo di Rossi (solo ammonito) su Balestrero lanciato a rete, la seconda a chiudere una splendida azione, rifinita sempre dallo scatenato Balestrero. Due flash che hanno messo a nudo il disagio che regnava tra i granata. Diana ha provato a scuoterli, sostituendo prima del riposo D’Angelo e Sciaudone, inserendo Muroni e Guglielmotti, ma non ha cambiato lo spartito. Nella ripresa, però, strigliata dal pubblico, la Reggiana ha trovato una reazione d’orgoglio, dimezzando lo svantaggio in apertura con un colpo di testa di Cremonesi (difensore goleador, sesto bersaglio in 15 presenze) e riaccendendo la speranza. Un assalto generoso, che ha creato qualche nitida palla gol. E qui anche la fortuna non ha aiutato, perché al 37’ Rozzio ha centrato la traversa, anticipando Liverani, in precedenza bravissimo su un missile di Muroni. Nel vivo dell’arrembaggio, però, la Reggiana è rimasta in dieci per l’espulsione di Cremonesi, che ha colpito Bacchetti a palla lontana. Coi lombardi pronti a cercare sortite in contropiede (Balestrero ha sciupato davanti a Venturi), le ultime velleità granata si sono spente al 42’ con un miracolo di Liverani su Rozzio. «Il patatrac è successo nel primo tempo, per il quale chiediamo scusa a tutti – l’amaro commento di Diana –. Non siamo arrivati a questa partita nel modo giusto. Per noi è un fallimento, non cerco alibi e anch’io ho le mie colpe». Festa grande sulla sponda bresciana. «Credo che non ci sia nulla da eccepire sulle nostre due vittorie – il commento di Vecchi – abbiamo giocato con umiltà di fronte ad una squadra forte, mostrando a tratti un bel gioco».