Fenomeno Lucca, parla colui che l’ha scoperto. Presicci: «Varrà milioni di euro, è destinato a squadre come City e Chelsea»

Intervistato da “GrandHotelCalciomercato.com” Gianluca Presicci, oggi talent scout della Fiorentina, fu il primo a scoprirlo e a credere in Lorenzo Lucca quando era al Vicenza.

Ecco le parole dell’allora direttore del settore giovanile vicentino, in merito all’ex rosanero oggi al Pisa:

 

«Come l’ho scoperto? Grazie alla famiglia Pastorelli, che rilevò il Vicenza in situazioni drammatiche da un punto di vista economico, fui chiamato a riorganizzare il settore giovanile. Ero molto felice di andarci anche se trovai una situazione non ottima: provai a riorganizzare il tutto cercando qualche giovane talento. Appena arrivato, uno dei primi giocatori che mi segnalarono i miei responsabili di scouting, Piero Borrella e Umberto Masenello, fu proprio Lorenzo Lucca. Questo ragazzo giocava nell’Atletico Torino, un club affiliato al Toro. Da quelle parti io ho un amico e un fratello, che è Michele Padovano, mandai lui a osservarlo e mi disse subito che sarebbe stato il caso di valutarlo da vicino. Così organizzai subito una partita contro l’Atletico Torino per poterlo osservare. Lucca m’impressionò: era una decina di centimetri più basso ma soprattutto 10/15 kg più magro rispetto a ora. Era molto magro, però mi colpì. Eravamo a fine campionato, il Vicenza retrocesse e la situazione finanziaria era pessima: non avevo molta disponibilità economica ma parlai con la proprietà Pastorelli (papà Alfredo e il figlio Nicola), e mi videro talmente convinto di questo ragazzo che decisero di fare un’eccezione. Lo prendemmo in prestito dal Torino, con l’accordo che prevedeva un riscatto automatico a 20.000 euro nel caso in cui ci avesse convinto. Il Vicenza poi purtroppo fallì, e lui tornò al Torino. Ma ero sicuro che avrebbe fatto strada: noi siamo stati gli unici a credere in lui in quegli anni. Sicuramente siamo stati i primi. Adesso lo capisce anche mia mamma che è fortissimo, ma qualche anno fa lo abbiamo lanciato noi».

 

In merito al suo boom da un anno a questa parte, tra Palermo a fine stagione scorsa e Pisa ad inizio di questa in corso, Presicci ha detto: «Ma ancora non si è visto nulla. Sono convinto che sia solo al 70% delle sue possibilità. Di statura si è formato, adesso deve sistemare e perfezionare la muscolatura. Per me tra due tre anni esploderà definitivamente. Caratterialmente è un ragazzo d’oro: il suo futuro è in Nazionale e al City, al Chelsea o al Manchester United. Il suo valore schizzerà alle stelle, e se lo potranno permettere solo i club con grandi disponibilità economiche. Per questo penso alla Premier».