Fase 2 a Messina, da venerdì riaprono i cimiteri: si entrerà per turni in ordine alfabetico – l’ordinanza di De Luca

Venerdì mattina a Messina riaprono i cimiteri comunali. L’ordinanza del sindaco sarà emanata stasera. Potranno anche essere celebrati i funerali e sarà possibile partecipare anche alle sepolture. Le aperture e gli orari rimarranno uguali per tutta la settimana, con il solito giorno di chiusura settimanale. Si entrerà però seguendo fasce orarie e le lettere iniziali del cognome. Ecco alcune anticipazioni dell’ordinanza del sindaco: nella giornata di venerdì dalle 8 alle 9:30 entreranno le lettere dalla A alla D, dalle 9:30 alle 11, le lettere dalla E all’H, dalle 11 alle 12: 30 le lettere dalla I alla M. Sabato, dalle 8 alle 9:30, le lettere dalla O alla R, dalle 9:30 alle 11 le lettere dalla S alla U, dalle 11 alle 12: 30 le lettere dalla V fino alla Z. Domenica gli accessi saranno consentiti anche nel pomeriggio.

Sempre venerdì inoltre riapriranno villa Dante, villa Quasimodo, villa Sabin e villa Castronovo. Le aree giochi resteranno chiuse. Gli orari di apertura saranno dalle 9 alle 13 e dalle pomeriggio dalle 16 alle 20 e gli accessi saranno controllati dai custodi. Gli impianti sportivi, Cappuccini, ex Gil e l’Arena di Villa Dante apriranno il 15 maggio. Messina Servizi 3 volte a settimana si occuperà della sanificazione delle aree verdi.

“Se entro domani non arriva una risposta convincente lunedì ci trasferiamo tutti a Palermo. È già da un mese che la cassa integrazione poteva essere erogata. Vorrei capire se c’è stato un assessore che si è messo accanto a un funzionario per vedere quanti minuti si impiegano per fare un decreto” Lo ha detto stasera il sindaco di Messina in diretta Facebook commentando la scandalo dei dipendenti regionali che chiedono un bonus di 10 euro per il caricamento di ogni pratica di cassa integrazione in deroga. “Pare che per i lavoratori in modalità smartworking siano stati richiesti anche il contributo per il consumo dell’energia elettrica e il buono mensa. Io spero che al posto di dieci euro gli diano dieci calci in culo. Giocare sulla pelle della povera gente è una vergogna, queste rivendicazioni mi indignano. È ingiusto che un intero popolo venga ricattato con queste porcherie. Domani, se c’è un governo regionale degno di questo nome, devono dirci come si intende risolvere la situazione”.