Ex rosa, Sorrentino: «Palermo soffre quando deve fare gioco. Corini? Uomo giusto! E a gennaio…»

L’edizione odierna de “La Repubblica” ha riportato un’intervista all’ex rosanero Stefano Sorrentino il quale si è espresso in merito al Palermo e al campionato di B.

Dopo 13 giornate c’è una costante di questo campionato da montagne russe del Palermo: quando i rosa vincono, la difesa è stata un fortino che resta inviolato. Quando perde, quasi sempre è finita in goleada. E i fatti dicono che per cinque volte il Palermo non ha subito gol e in quattro di queste ha portato a casa i tre punti. Allo stesso modo, in altre cinque partite, il Palermo ha incassato sempre tre reti, cioè 15 delle 18 subite sin qui. E adesso Corini dovrà lavorare su un reparto che alla sosta perderà per qualche giorno due titolari su quattro come Nedelcearu e Mateju, convocati con le nazionali, mentre Marconi, squalificato, sarà sostituito da Bettella, che fin qui non mai disputato un’intera partita.

Senza mezze misure Una lettura la offre un grande ex dei rosa come Stefano Sorrentino: «Non esiste una formula perfetta per sistemare la difesa e ogni gara ha una storia a sé – dice il portiere ex bandiera rosanero – Ma è una questione di equilibrio: da quello che si è visto finora, per esempio a Cosenza, quando il Palermo deve fare la partita soffre molto di più. Quando invece ha incontrato delle squadre sulla carta più forti come Genoa e Parma e ha impostato una gara più accorta per colpire con le ripartenze ha portato a casa il risultato».

È andata così nelle “imbarcate” contro il Cosenza, contro il Pisa e l’Ascoli al “Barbera” e contro la Reggina e la Ternana. Quando, invece, in partite come quelle vinte contro due corazzate del campionato come Genoa e Parma, i rosanero sono stati più compatti per proteggere la difesa e ripartire in contropiede, anche aiutati dal filtro di un centrocampo muscolare guidato dall’inserimento di Claudio Gomes, sono arrivati i tre punti, anche più sporchi, ma ben costruiti rispetto al valore dell’avversa rio.

«Una mentalità si crea nel tempo e il Palermo ha dovuto costruire una squadra in gran fretta, ha cambiato allenatore ed è tornato in B. ma due anni fa era in D – dice ancora Sorrentino – Corini però è uno dei migliori allenatori in circolazione, conosce la piazza perché è mezzo palermitano ed è la persona più giusta per farlo. Sono anche sicuro che una proprietà importante come il City tornerà sul mercato a gennaio».