Ex rosa, Carrozzieri: «Stagione deludente. Con il City Group il Palermo può puntare alla Champions»

Intervistato da “Gds.it” l’ex rosanero Moris Carrozzieri ha parlato così in merito al Palermo ricordando la sua esperienza in rosanero:

«Quando mi chiamò Foschi ero contentissimo, una persona fantastica. Per venire in Sicilia ho rifiutato Udinese e Napoli. Non mi importava nulla, volevo solo il Palermo. Tre anni intensi e un gruppo straordinario che Moris ricorda emozionato: “Prima di essere calciatori eravamo uomini. Eravamo 20 italiani e 6 stranieri, avevamo lo zoccolo duro. Io, Liverani, Migliaccio, Miccoli, Balzaretti e Nocerino; eravamo giocatori che sudavano in campo, se oggi ci metti in Serie A vinciamo lo scudetto. Ricordo che lo sollevavo su, era bello. Lui lo sento ogni giorno, siamo amici di famiglia».

«La squadra oggi la seguo, anche se non ho potuto vedere tutte le partite. Questa stagione è stata deludente, quando sei a Palermo non puoi pensare di non fare i playoff, non siamo una squadra qualunque. Quando vieni a Palermo non puoi non puntare agli spareggi. Corini? Non poteva fare più di tanto, la squadra è questa e le caratteristiche sono queste. Lui è una persona straordinaria e seria ma non poteva fare miracoli. Difesa? Non ho visto cattiveria, in campo deve essere una guerra. Ho visto dei giocatori entrare in area indisturbati. Quando prendi 49 gol c’è per forza qualcosa che non va. Non ho visto quella cattiveria agonistica di non subire reti a tutti i costi. Gli avversari andavano in porta facilmente; è serie B non Eccellenza o Promozione».

Sulle intenzioni del City Group Carrozzieri ha detto: «Stiamo parlando del presidente del Manchester City, ha potenzialità. Ma bisogna vedere se il 95% di queste le vuoi mettere nella prima squadra e il 5% nelle altre squadre. La Champions un giorno? Secondo me sì, bisogna vedere che progetto hanno. Loro sanno che portare il Palermo tra i grandi non è la stessa cosa che portare il City tra i grandi. In Inghilterra il fatturato è molto più alto. Basta vedere che prima i giocatori inglesi più forti venivano in Italia e ora è il contrario, qui non ci sono risorse. Il Palermo ha un bacino d’utenza straordinario, devono rendersi conto di questo, però loro non vivono la città e non vivono l’ambiente. Fanno le figurine, però se solo spendessero un terzo del loro patrimonio sarebbe serie A senza discussioni. Dall’anno prossimo non si può più scherzare».