Escl. Valoti: «Verona-Palermo gara delicatissima, ai rosanero manca l’attacco. Sul caos societario…»

Domenica pomeriggio al “Bentegodi” si giocherà una sfida delicatissima fra Hellas Verona Palermo, importante per entrambe le squadre in chiave salvezza. L’imperativo, sia per gli uomini di Delneri che per quelli di Ballardini, è vincere. Della gara valevole per la 19^ giornata del campionato di serie A noi di Ilovepalermocalcio.com ne abbiamo discusso con Aladino Valoti, ex di entrambe le squadre (in rosanero durante la stagione 2001/02) ed oggi direttore sportivo dell’Albinoleffe.

Verona ultimo in classifica, Palermo a +3 dalla zona retrocessione. Che partita sarà quella tra le due squadre?

«E’ una partita delicatissima, il Verona ha la necessità di provare a fare punti perché se spera ancora di salvarsi deve iniziare a scalare la classifica. Di contro il Palermo non deve assolutamente perdere perché rischia di inguaiarsi ulteriormente. Sarà una gara molto delicata e decisa dagli episodi».

Ti aspettavi la squadra gialloblu in questa posizione dopo un girone?

«La rosa del Verona non rispecchia l’attuale posto in classifica occupato. Sinceramente non mi aspettavo di vederli ultimi. Credo stia pesando molto l’assenza di Toni in avanti. La più grande mancanza infatti è in fase realizzativa dove sono stati segnati pochi gol perché in fase difensiva, in termini di reti subite, se la sta giocando con le altre dirette concorrenti. Manca invece il giusto apporto in avanti».

Quali sono invece le problematiche che attanagliano il Palermo in questo momento?

«Anche al Palermo sta mancando qualcosina in fase realizzativa. Qualche partita dei rosanero a mio parere non è andata per il verso giusto, avesse avuto 4-5 punti in più avrebbe potuto disputare un campionato in linea con le aspettative. Adesso il Palermo non può più permettersi di sbagliare, ha perso qualcosa rispetto allo scorso anno ma rimane comunque una buona squadra».

Che opinione ti sei fatto sull’attuale momento confusionario nel Palermo, con Ballardini già a rischio esonero?

«Per valutare determinate situazioni bisogna viverle dall’interno. Io non facendo parte del Palermo non mi trovo nella giusta posizione di esprimere un giudizio. Ma se la società prende determinate decisioni è perché qualcosa non funziona altrimenti sarebbe da masochisti. Queste scelte si prendono per cercare di migliorare e dare una scossa, anche se tante volte non è abbastanza».

Belotti si è trasferito quest’estate al Torino. L’ex Albinoleffe non riesce a trovare continuità con la via del gol. Rimane ancora un prospetto per il calcio italiano o è in fase calante?

«Io posso parlare solo benissimo di Andrea, sia dal punto di vista umano che per come si sacrifica nel lavoro quotidiano. Penso che questo sia un passaggio abbastanza naturale. E’ andato in una piazza nuova, col tempo sta riuscendo ad imporsi e a guadagnare qualcosina in termini di maglia da titolare. Sono convinto che il suo prossimo step sarà il trasformare le buone prestazioni in gol. Lui è un bomber. Rimane un prospetto interessante del calcio italiano, questo è indubbio».