Escl. Sorrentino: «Palermo squadra forte, può giocarsi le sue chance fino alla fine. Corini il miglior allenatore in B»

Qualsiasi motivo è sempre valido per far tornare Stefano Sorrentino nella città che per tre anni lo ha amato e sostenuto e che tutt’ora continua a farlo. In questi giorni l’ex portere rosanero è stato in visita a Palermo per un progetto che sta portando avanti e quale migliore occasione per passare a salutare anche la squadra di cui è stato capitano, nel corso dell’allenamento mattutino in quel di Torretta. Intervistato in eslcusiva da “Ilovepalermocalcio.com” Sorrentino ha parlato dell’incontro con i rosanero e di tanti altri temi.

Ecco le sue parole:

In questi giorni in visita in città, hai in serbo un progetto, di che si tratta?

«Voglio portare a Palermo la mia Academy per portieri, creando così un punto di riferimento in città. Ho già visitato alcune strutture. Farò uno stage tra Natale e Capodanno, dobbiamo ancora decidere luogo e data».

Oggi sei stato in visita a Torretta, cosa ne pensi del nuovo Centro Sportivo?

«Davvero molto bello, credo che per una squadra con queste ambizioni e una piazza come Palermo, avere a disposizione una struttura come questa sia tanta roba».

Il Palermo ha finalmente una casa grazie al City Group…

«Avere a che fare con una potenza del genere, una società che gestisce parecchie squadre a livello mondiale non può che essere un bene per tutti, per la piazza, per i giocatori e anche per la Sicilia. Stanno rispettando quanto detto all’inizio, con programmazione stanno portando il Palermo sempre più in alto anche con strutture che permettono alla prima squadra e al settore giovanile di stare al passo con i migliori club in Europa».

Come hai trovato i rosanero?

«Sono molto carichi, alcuni di loro li conosco, con altri ho giocato contro. Mi ha fatto molto piacere incontrarli. È sempre bello respirare l’aria di casa».

Hai parlato anche con Rinaudo e Corini. Il mister in quest’avvio di stagione non ha avuto la piazza del tutto dalla sua parte. Che idea ti sei fatto?

«Ho trovato anche loro molto carichi, sono sul pezzo. Oltre che degli ottimi professionisti sono delle gran belle persone e questo a 360° fa la differenza. Io sto dalla parte di Corini, credo che in serie B e in parte anche in A non ci siano allenatore migliori di lui. È chiaro che non si può piacere a tutti, ma alla fine contano i risultati. Lui lì sta ottenendo, ha avuto bisogno di tempo. Ma come sostiene anche la società meglio arrivare all’obiettivo facendo qualche passo in più anziché arrivarci subito e poi rischiare di fare il botto».

Secondo te dove può arrivare questa squadra?

«La speranza è quella che possa arrivare più in alto possibile. Il campionato di serie B lo conosciamo tutti, è un campionato lungo e importante, gli avversari quando affrontano il Palermo giocano la partita della vita. Penso che questa squadra abbia tutte le carte in regola per potersi giocare le sue chance fino alla fine».

Tu il campionato di B lo hai vinto nel 2014, abbiamo ancora tutti davanti gli occhi le immagini di quella festa al Barbera di ritorno da Novara. Che ricordi hai di quell’esperienza?

«Ho dei ricordi bellissimi.Sembra ieri ma son passati già quasi dieci anni, ogni volta che ne parlo mi vengono i brividi. Personalmente ho vissuto un’emozione grandissima, anche per aver ripagato l’affetto dei palermitani con questo successo riportando il Palermo dove meritava».

Pensi che ci sia qualche analogia quest’anno con quella stagione?

«Ogni annata è a sé. Noi in quella stagione lì eravamo tanto forti, lo eravamo di più in quella serie B che l’anno dopo in A. Il Palermo anche quest’anno è forte, ma è chiaro che non è neanche bello fare paragoni. Tutti noi tifiamo per il Palermo e speriamo possa arrivare più in alto possibile»

Per la piazza Stefano Sorrentino è ancora il Capitano del Palermo. Anche sui social arrivano sempre parole di grande affetto nei tuoi confronti. Hai lasciato un bel ricordo…

«Mi fa piacere ricevere quest’affetto ancora oggi dopo così tanti anni. Anche in questi due giorni in cui sono stato a Palermo me lo hanno dimostrato. Dal bambino piccolo alla persona più adulta, tutti si ricordano del sottoscritto. È un’emozione grandissima. Io e la mia famiglia portiamo Palermo nel cuore. Sorrentino per Palermo e Palermo per Sorrentino ci saranno sempre. C’è un legame forte che ci unisce».

Adesso in porta c’è il titolare Pigliacelli e un giovane talento italiano come Desplanches alle sue spalle. Il Palermo può ritenersi al sicuro anche in ottica futura secondo te?

«Credo che il Palermo abbia la coppia di portieri più forte di questo campionato di serie B. È chiaro che un solo giocatore non può fare la differenza, ma la cosa principale è cercare di chiudere questa stagione nel miglior modo possibile. Pigliacelli lo conosciamo tutti, è una garanzia per questa categoria. Desplanches l’ho visto, mi piace moltissimo. È giusto fare un passo alla volta e quindi per quest’anno è la coppia di portieri più forte che c’è»

Anche dopo il tuo addio non sono mancate la voci che vedevano un tuo ritorno in rosanero. Torneresti a Palermo, magari con un ruolo in società?

«Il mio numero di telefono è sempre lo stesso (ride, ndr). Come dicevo, c’è un legame talmente forte con la piazza che per qualsiasi ruolo, anche se ho già le idee chiare su cosa fare da grande, se Palermo chiama Sorrentino risponde».

In questi giorni il calcio italiano è stato travolto dall’ennesimo scandalo. Che idea ti sei fatto?

«Sono cose molto brutte. Prima di fare processi bisognerebbe però leggere le carte, starci dentro e saperne di più, lasciando perdere il chiacchiericcio che al giorno d’oggi rovina le persone. È giusto che se ci sono delle regole non vengano infrante e chi ha sbagliato debba pagare, ma senza sputare sentenze ancora prima che venga accertata la gravità della pena».