Escl. Sindaco Carini: «Il centro sportivo si farà. A settembre presentazione della squadra ed altri progetti. Su Zamparini speculatore dico…»

Uno dei progetti più ambiziosi portati avanti dal Palermo dell’era Zamparini è stato quello riguardante il centro sportivo, un progetto che ha incontrato non pochi ostacoli e che ancora non è riuscito a materializzarsi. Lo scorso maggio sembrava tutto fatto, poi il dietrofront da parte del presidente rosanero. Infine, nelle ultime settimane, c’è stata una riapertura sia da parte del comune di Carini, dove dovrebbe sorgere l’impianto, che da parte della dirigenza di viale del Fante. Il sindaco carinese Giovì Monteleone, intervistato da Ilovepalermocalcio.com, ha fatto chiarezza sulla questione svelando anche alcune novità imminenti.

Sindaco, può spiegarci brevemente perché ad un passo dall’ultimo “sì” il progetto del centro sportivo si è stoppato?

«Da ciò che mi risulta la vecchia Amministrazione, la scorsa primavera, aveva comunicato al Palermo calcio che a breve sarebbe stato approvato il progetto dal Consiglio Comunale. Poi però ciò non è stato più possibile per questioni di tempo perché in concomitanza con le elezioni, durante le quali non è possibile convocare il Consiglio se non per questioni di normale amministrazione».

Da qualche settimana il progetto è ritornato in auge. Cosa è cambiato rispetto allo scorso maggio?

«Ho voluto essere chiaro sin da subito con il nuovo Consiglio. Per una questione di correttezza ho chiesto ai nuovi componenti il loro parere, favorevole o contrario, al progetto del centro sportivo. Quindi abbiamo intrapreso nuovamente i contatti con la società rosanero, in particolare con Baiguera. Credo che dopo le ferie estive possa arrivare il definitivo ok».

Lei cosa ne pensa del centro sportivo? Quali vantaggi può trarre il comune di Carini da quest’opera?

«Sono sincero, fossi stato sindaco in quel momento non sarei stato d’accordo nel farlo a contrada Zucco, perché è vero che fa parte del territorio di Carini ma paradossalmente è più vicino a Partinico che non al nostro comune, dal quale dista 25 km. E’ più probabile che zone più vicine a quell’area traggano profitti da quest’opera. Tuttavia il buonsenso ci ha fatto prendere la decisione di continuare, visto lo stato avanzato del progetto che aveva già superato la Conferenza dei Servizi. Avrei preferito poterlo fare nella piana di Carini. Il Palermo però ci ha già fatto delle promesse per compensare ciò…».

Prego…

«Innanzitutto venerdì Sorrentino e Iachini si incontreranno con il Consiglio Comunale. Poi ci è già stato assicurato che, a calciomercato chiuso e non appena il presidente Zamparini rientra in Italia, la presentazione della squadra avverrà proprio nel nostro comune. Verosimilmente a settembre al castello di Carini. Vorremmo inoltre che un’opera compensativa venga affrontata qui vicino, una rivalorizzazione del territorio a spese del Palermo calcio».

Un’altra idea potrebbe essere quella di far giocare la Primavera rosanero nel vostro stadio…

«Quella di far giocare la Primavera nel nostro “Pasqualino” potrebbe essere un’idea interessante. Ci farebbe molto piacere se i giovani rosanero venissero a giocare qui da noi. E’ un qualcosa su cui potremmo discutere».

Riguardo al centro sportivo non sono arrivati soltanto pareri favorevoli ed addirittura c’è stato anche chi ha dato dello speculatore al presidente Zamparini…

«A contrada Zucco ci sarà il centro sportivo e nient’altro. Zamparini è un imprenditore e un imprenditore specula, non si sta dicendo nulla di nuovo. Posso comunque assicurare che finché sarò io il sindaco di Carini il centro sportivo rimarrà soltanto tale e non ci sarà alcun supermercato o centro commerciale. Oltretutto penso che non sia nemmeno nelle idee del presidente».

Data la rilevanza del progetto, c’è da parte vostra un po’ di timore riguardo eventuali infiltrazioni mafiose?

«Il pericolo c’è sempre, l’Amministrazione farà il possibile per evitare ciò. E’ giusto puntualizzare che non è un’opera pubblica bensì privata, ma sono sicuro che le Forze dell’Ordine sapranno prevenire queste cose. Per quanto ci riguarda noi chiederemo nel protocollo d’intesa possibilmente che vengano utilizzate ditte del luogo, con la massima limpidezza che sicuramente il Palermo calcio saprà fare».