Escl. Pezzella: «A Palermo sono cresciuto. Tutto sul mio ruolo, Lopez e la salvezza»

Uno dei protagonisti in positivo di queste ultime giornate di campionato del Palermo è il terzino mancino Giuseppe Pezzella. L’ex Primavera rosanero è diventato una pedina fondamentale dello scacchiere di Diego Lopez, scalzando di fatto il compagno Aleesami. Il difensore campano, fresco di rinnovo fino al 2020, è il protagonista della nostra intervista esclusiva odierna. Ecco le parole di Giuseppe Pezzella ai microfoni di Ilovepalermocalcio:

Giuseppe sei arrivato a Palermo nel 2013. Dagli Allievi Nazionali sei passato alla Primavera, lo scorso anno sei approdato in prima squadra e adesso hai un contratto fino al 2020. Come hai vissuto questi anni e qual è il ricordo più bello in maglia rosanero?

«Il ricordo più bello è certamente l’esordio in Serie A contro l’Atalanta. Gli anni qui sono sempre stati positivi, sono cresciuto come calciatore e come uomo. Vorrei ringraziare il Direttore Baccin e tutti i componenti degli Staff del Settore Giovanile, oltre alle persone che lavorano dietro le quinte di questa società».

Arrivate dall’importante successo contro il Crotone, nonché secondo risultato utile consecutivo. Questi quattro punti in due gare vi danno un pizzico di fiducia in più?

«E’ normale che cresca la fiducia, il calendario potrebbe essere dalla nostra ma serve il lavoro quotidiano sul campo per raggiungere il nostro obiettivo che è la salvezza».

Diego Lopez è stato l’unico tecnico a vincere in casa quest’anno in campionato, sfatando il tabù “Renzo Barbera”. Che tipo di allenatore è e cosa ha portato di nuovo rispetto a chi lo ha preceduto?

«Diego Lopez è un allenatore molto preparato, che ha portato tranquillità e serenità all’interno del gruppo. Cura molto la fase difensiva, i risultati si vedono in campo. La squadra è molto più compatta e coesa».

Con Lopez sei diventato una pedina inamovibile dello scacchiere rosanero e hai fatto bene in entrambe le fasi. L’esterno sinistro di una difesa a quattro è la tua dimensione ideale?

«Quello che conta è la mentalità con cui si scende in campo, a prescindere dal modulo. Io mi trovo bene sia con la difesa a quattro che con quella a tre, sono cresciuto con entrambi i moduli e mi permettono di avere un bagaglio più ampio di conoscenze».

Domenica pomeriggio arriva l’Atalanta e per l’occasione i tagliandi avranno prezzi speciali. Ti aspetti una maggiore risposta del pubblico?

«Speriamo in uno stadio pienissimo e nell’aiuto dei tifosi, che per noi sono assolutamente fondamentali. Il loro calore è l’arma in più per vincere».